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RUN & JUMP – Milano altro K.O. Brindisi e Virtus Bologna a valanga. Cremona respira…

Le due contendenti alla 2" piazza vincono e convincono in due gare senza storie

Se volessimo trovare degli argomenti per la 23^ giornata di Legabasket avremmo solo l’imbarazzo della scelta. Milano dopo la beffa di Atene subisce un’ altra sconfitta contro una coriacea Varese; Brindisi ritorna a graffiare con atletismo e una ritrovata energia dimostrando di avere carattere nonostante la beffa di Coppa subìta in Israele, mentre la Virtus Bologna ci mostra tutto il suo potenziale contro una Dinamo Sassari che al momento non riesce a reggere a certi ritmi. Un campanello d’allarme per coach Pozzecco con i playoff alle porte, giustificato solo dagli incontri ravvicinati dei sardi (4 gare in 8 giorni  dopo 15 giorni d’isolamento fiduciario).

AX EXCHANGE MILANO  – OPENJOBMETIS VARESE  81 – 83

Cominciamo a fare i complimenti alla OpenJobMetis Varese, perchè la “storiella” delle gare ravvicinate tra Eurolega ed Legabasket e relativa stanchezza fisica e mentale dei meneghini ci può stare fino ad un certo punto. Forse qualcuno dimentica che Ettore Messina ha in mano un roster di qualità lunghissimo attrezzato per andare in fondo alle due competizioni. Ruzzier spezza quasi sempre la prima linea difensiva costringendo spesso Milano a rotazioni che lasciano tiri aperti dal perimetro dove Douglas e Scola sono letali, mentre Egbunu si dimostra sempre più un fattore sotto le plance su entrambi i lati del campo pronto a stoppare e intimidire tutto quello che passa nel pitturato. Il nigeriano sfrutta la poca fluidità dell’attacco meneghino che ribalta poco il lato alla palla, con la stessa spesso ferma su un quarto di campo dove il colored diventa spesso una linea Maginot dove Milano s’infrange. L’ AX Exchange  non riesce a portare la palla nelle sue confort zone specialmente nella posizione di post basso dove i vari Micov, Shields e Datome fanno spesso male agli avversari. E non basta neanche una grande reazione sul finire del 3° quarto quando gli uomini di Ettore Messina recuperano  dal -10 del 60 a 70 fino a giocare a punto a punto. La grande giocata di Hines stoppata su Egbunu e successivo canestro viene subito contraccambiato dall’arcobaleno di un fantastico Ruzzier che con un gioco da tre sancisce la vittoria Varesina, prima del grave errore di Datome che da sotto si mangia il canestro dei possibili supplementari.

MVP  T. DOUGLAS potevamo scegliere Ruzzier, ma i canestri dell’ex Knicks sono stati di un peso specifico enorme e spesso da distanza siderali, ricacciando spesso indietro Milano. Se Varese arriva  a giocarsi la gara al 40″ minuto è soprattutto per meriti della guardia USA che ricorda a tutti come lui fino a poco tempo fa giocava al di là dell’Oceano.

 

BANCO SARDEGNA SASSARI –  VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  77 – 108

Dura un tempo la gara tra una spenta Dinamo Sassari e una Virtus Bologna che nel 2°e 3° periodo ha ipotecato la gara con  dei parziali record che non hanno lasciato scampo alla banda Pozzecco. I Sardi giocano un buon primo quarto avanti 23 a 12 ,ma la qualità dei blocchi e le uscite di Belinelli mandano spesso in blackout una difesa di casa in perenne ritardo negli inseguimenti dove l’ex Spurs spesso la punisce mixando tiri dalla lunga e media distanza. Neanche i cambi sistematici aiutano Sassari spesso punita dalle ottime letture dei vari Ricci e Pajola che mettono canestri fondamentali per “spaccare” la gara in due. Il resto lo fa l’MVP della gara un rinato Gamble che da sotto non sbaglia praticamente nulla, facendo la voce grossa  in termini di punti, difesa   e rimbalzi, spazzando via Bilan, Happ e un abulico Burnell, di certo non gli ultimi della pista. Per Sassari la più brutta prestazione dell’anno, con le attenuanti di un isolamento fiduciario di 15 giorni che ha ridotto al lumicino le energie di un gruppo che ha dovuto sobbarcarsi 4 gare in 8 giorni. Per la Virtus prove di continuità’ che spesso è stato il vero tallone d’Achille in questa stagione, per una formazione che attualmente è l’unica per potenziale a poter infastidire la corazzata Olimpia Milano.

MVP.  J.GAMBLE sembra essere ritornato quello dello scorso anno, quando sotto canestro con la sua rapidità, vivacità ed energia era diventato un vero valore aggiunto sotto le plance, un buon segnale per coach Djordjevic in proiezione playoff.

 

ACQUA S. BERNARDO CANTU’ – HAPPY CASA BRINDISI  71  – 93

Cantù invece di controllare i ritmi gara e abbassare i numeri dei possessi commette l’errore di voler giocare “face to face”  in campo aperto, il terreno preferito dei pugliesi. Dopo un primo quarto  dove i padroni di casa  tengono il campo chiudendo la prima frazione 22 a 21.nel  2° e 3″ periodo vengono fuori sui 28 metri tutta la fisicità e l’atleticità debordante Brindisina, è la panchina  a fare la differenza e scavare il solco che spezza in due la gara. Visconti ne mette 11 ed in difesa insieme ad un ritrovato Bell fanno un lavoro egregio sugli esterni avversari mentre Willis e l’onnipresente Krubally sono un fattore sotto le plance, ma è sempre D. Thompson l’ago della bilancia negli equilibri del gioco Brindisino. L’americano ha una gamma di soluzioni su entrambi i lati del campo che ne fanno un giocatore totale, capace di marcare pari ruolo e anche di cambiare in emergenza sui lunghi ,emblematico quando in difesa strappa la palla  dalle mani di J. Johnson per poi partire in campo con un assist al bacio dietro la schiena  che da solo vale il prezzo del biglietto. Cantù dal canto suo in questo momento del campionato di più non può fare, forse elementi come Woodard (cercando di farlo coesistere con Gaines) e Kennedy potevano ritornare utili in termini di qualità  e fisicità sotto le plance dove i brianzoli non riescono a trovare i giusti equilibri con continui avvicendamenti di elementi che di certo non hanno aiutato la  squadra  a trovare la famosa quadratura del cerchio.

MVP   D. THOMPSON  è il prototipo della point guard del nuovo millennio, i suoi quasi 2 metri d’altezza ne fanno un playmaker anomalo per gli standard del nostro campionato, vero giocatore barometro in grado di saper gestire il timing e i ritmi  della partita innescando i  compagni, ma capace anche di mettersi in “proprio ” quando la gara lo richiede.

VANOLI BASKET CREMONA – UNA HOTELS REGGIO EMILIA  90 – 71

Cremona gioca la sua solita pallacanestro con percentuali importanti dall’arco, dopo un ottimo primo quarto (29 a 17 ) col solito Mian a frantumare la retina avversaria , Reggio si fa sotto con un aggressivo Candi e un buon  Koponen che sfruttano al massimo i cali di tensione in difesa di una Vanoli che perde il pelo ma non il vizio. Gli uomini di Caja si portano addirittura avanti a fine 2° quarto (39 a 40) per poi chiudere la 2^ frazione sotto solo di 4 punti (44 a 40 ). Ma i padroni di casa lavorano bene in difesa nel 3° periodo, specialmente quando inseguono sui blocchi degli esterni avversari, mentre Sims sotto le plance è praticamente evanescente spesso preso nella morsa di Lee e Williams. Hommes mette punti importanti che danno via al break che poi deciderà la gara. Il quarto periodo viene controllato e dominato dai padroni di casa, dopo tante gare perse al fotofinish Cremona porta a casa una vittoria che la fa respirare nel vero senso della parola ,mentre dietro la lotta salvezza si è davvero infiammata.

MVP  D. HOMMES quando gioca su certi livelli è un vero valore aggiunto, non solo per i punti che mette a referto, ma anche per come “muove” le difese avversarie creando gioco e attirando su di se aiuti e raddoppi che creano tiri aperti sul perimetro.

 

LAVORO PIU BOLOGNA –  GERMANI BASKET BRESCIA  88 – 78 

E’ una gara con break e contro break che rispecchia l’annata di due formazioni che sostanzialmente fino adesso  di sicuro non hanno mantenuto determinate aspettative. Parte bene la Fortitudo con un Banks in palla che costringe Brescia a 7 palle perse nel solo 1° quarto con la Leonessa che chiude sotto solo di 7 (20 a 27). Ma nel secondo quarto i ragazzi di coach Buscaglia con gli ottimi Burns e Mosley, negano il post basso ad una Fortitudo Bologna costretta a giocare per vie perimetrali con risultati alterni; anzi sono Chery e Vitali a prendere per mano una Germani che prende inerzia dalla difesa per chiudere avanti a metà gara sul punteggio di 44 a 37. Ma come spesso accade quest’anno a queste due formazioni il black out è dietro l’angolo ed è Brescia a subirlo al cospetto di una Fortitudo che con fuori Aradori trova nel trio Fantinelli, Baldasso e Banks la giusta chimica con un attacco molto più fluido fatto di molti meno palleggi e molti più ribaltamenti con tiri aperti per gli ex Brindisi e Roma. Il 4° periodo  è controllato bene dalla Effe Scudata che con Banks dall’ arco e Baldasso con giocate da playground mettono gli ultimi chiodi sulla bara di una Brescia che non ha mai mollato un centimetro.

MVP   A. BANKS non c’è dubbio che uno tra lui ed Aradori è di troppo per l’equilibrio di una team che con la loro presenza contemporanea in campo di certo non splende in attacco per fluidità, timing e chimica di squadra. L’ex Brindisi sforna una prestazione con 34 punti a referto con ottime percentuali dall’arco, ma nel contempo stesso capace di giocare e mandare in ritmo anche i compagni quando la gara lo richiedeva.