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RUN & JUMP – Brindisi e Sassari ‘corsare’, lottano con Virtus Bologna e Reyer Venezia per la seconda ‘piazza’

Intanto Pesaro vince e convince e diventa un brutto cliente in proiezione play off.

La 19^ giornata di campionato ci propone una bellissima lotta per quella 2^ posizione nella Classifica generale che e’ molto  importante in proiezione griglia play off, sopratutto per evitare fin da subito sul proprio cammino la corazzata Olimpia Milano, dando per scontato la 1^ posizione agli uomini di Ettore Messina. Le certezze di questa settimana sono la Reyer Venezia che conferma quanto di buono avevamo già scritto nelle scorse settimane e una Vuelle Pesaro che a nostro avviso e’ davvero piacevole vedere giocare.

DE LONGHI TREVISO  –  HAPPY CASA BRINDISI  90 – 108

Brindisi risorge nel momento più  difficile senza due giocatori cardini come Harrison e Willis ed espugna Treviso. Ovviamente tutto passava dal rendimento del supporting cast, e questa volta Gaspardo in primis seguito da Udom e Krubally non hanno deluso le attese, con l’Italo-Argentino protagonista assoluto di una gara che rilancia fortemente le ambizioni di una Brindisi che sembra essere uscita da un periodo di appannamento, più dovuto a infortuni ed energie fisiche e nervose che scarseggiano vista la poca profondità in un roster che comunque, deve far fronte al doppio impegno coppa – campionato. Come avevamo già ripetuto in passato, il salto di qualità dei pugliesi passa sopratutto attraverso la crescita degli uomini della  panchina sperando che il quintetto titolare ritorni ad essere quella perfetta “macchina da guerra” che coach Vitucci aveva saputo plasmare nelle prime 10 giornate.

FORTITUDO LAVORO PIU’ BOLOGNA  – BANCO SARDEGNA SASSARI  79 – 89

La Dinamo Sassari passa di nuovo sul campo della Unipol Arena e dopo la Virtus questa volta e’ il turno della Fortitudo a lasciare l’onore delle armi alla banda Pozzecco. I padroni di casa mostrano ancora tanti limiti in quanto a solidità e applicazione mentale sui 40′ della gara; coach Dalmonte prova con il trio Banks, Aradori, Saunders a trovare un equilibrio che ancora non si vede… e non è un caso che arriva ancora un’altra sconfitta con la palla troppo ferma a discapito di una fluidità di gioco che nel quarto periodo ha letteralmente lanciato in campo aperto i sardi che hanno sfruttato alla perfezione tutte le conclusioni poco equilibrate della Effe Scudata. Questa volta le buone notizie per coach Pozzecco arrivano da uno Stefano Gentile che dalla panchina “spacca” in due la gara a dimostrazione di una crescita costante di tutti gli effettivi del roster biancoblu, interpreti sempre diversi, frecce che si aggiungono ad un arco che attualmente viaggia a oltre 90 punti di media grazie ad un sistema dove ognuno sa prendersi le proprie responsabilità senza mai uscire dal seminato.

DOLOMITI ENERGIA TRENTO  – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO  70 – 81

La squadra di Jasmin Repesa dimostra ancora una volta di avere un impianto di gioco solido e fluido che permette ai marchigiani  una continuità senza cali di tensione durante tutto l’arco della gara; prerogativa delle grandi squadre. Nella vittoria di Trento la Vuelle parte fortissimo con un primo periodo condito da 26 punti a referto, al cospetto di una Dolomiti Energia  che sta attraversando un involuzione tecnica pericolosa. Sono troppi gli elementi che stanno dando davvero poco alla “causa”; May sembra essere l’unico elemento affidabile in un gruppo che poche settimane fa  aveva raggiunto una precisa identità con ottimi risultati tra coppa e campionato. I vari Browne, Sanders, Morgan viaggiano troppo a fasi alterne  e anche gli uomini che escono dalla panchina non incidono più di tanto, una Trento che deve ritrovarsi sopratutto dal punto di vista delle energie fisiche e mentali che in questo momento sembrano proprio mancare per poterla rivedere giocare quel basket fatto di tanta dinamicita’ e corsa. Pesaro controlla ritmo e punteggio del match a suo piacimento con una qualità di gioco da far invidia alle grandi del nostro campionato  (tenendo conto del budget a disposizione neanche paragonabile con corazzate come Milano  e Virtus Bologna ) e porta a casa altri 2 punti importantissimi in proiezione play off. In attesa delle final eight di Coppa Italia dove sicuramente la banda Repesa sarà protagonista, una mina vagante da prendere con le molle…che potrebbe diventare la vera sorpresa nel week end dell’11 – 14 Febbraio al Forum di Assago.

OPEN JOB METIS VARESE – VANOLI BASKET CREMONA  110 – 105

Una gara pazzesca finita dopo 2 tempi supplementari che potrebbe diventare il vero spartiacque della stagione di Varese e Cremona. Per i ragazzi di coach Galbiati è la 5^ sconfitta consecutiva con una Vanoli che adesso rischia di farsi risucchiare nelle sabbie mobili della lotta salvezza a soli 2 punti di distanza dalla stessa Varese e Cantù, in quello che potremmo definire il trittico lombardo tanto per agganciarci ad una definizione ciclistica, disciplina molto seguita da queste parti. E’ un match senza “padrone” con continui  break e contro break, il tutto a testimoniare anche il poco equilibrio in campo con 2 formazioni incapaci di controllare l’inerzia della gara; un immenso Poeta e un Dalton Hommes sempre più in crescita sono le armi a cui Cremona tenta di aggrapparsi. Un gioco ancora troppo perimetrale e’ l’unico handicap su cui il giovane coach dovrebbe lavorare di più, con una Vanoli che quando riesce a giocare con i lunghi in maniera dinamica è tutta un altra squadra. Varese vince un altra battaglia dopo il recupero infrasettimanale con Brindisi, in una gara dove oltre all’eterno Scola, Bulleri può fare affidamento su un super Bean. L’ex Roma nei momenti chiave del match riesce a dare soluzioni diverse dai tanti tiri da 3 su cui Varese fa spesso affidamento. Lo step importante deve avvenire tramite un gioco piu’ equlibrato tra il pitturato e il perimetro, uno Scola in post basso potrebbe essere quel playmaker aggiunto in grado di dare imprevedibilità e fluidita’ ad una manovra che onestamente abusa troppo di conclusioni dalla lunga distanza. Non a caso le cose migliori sono arrivate quando i padroni di casa hanno giocato una pallacanestro fatta con tanto movimento di uomini e della palla, con conclusioni molto più equilibrate. Un altro respiro di sollievo in una stagione davvero difficile per una Varese che dovrà crescere ancora tanto, per tirarsi fuori da una posizione di classifica davvero poco consona rispetto alla storia di una società che ha scritto pagine storiche entrando di diritto  nella leggenda del basket europeo.

UNA HOTELS REGGIO EMILIA  –  SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA  62 – 89

La Virtus Bologna spazza via una Reggio Emilia davvero povera di idee. La squadra di coach Martino  ha davvero le polveri bagnate in attacco; neanche gli innesti dei nuovi arrivati danno linfa nuova ad un attacco che fa sempre più fatica nel mettere punti a referto, il problema nr.1 da risolvere in casa reggiana.  Koponen dimostra come gli anni passano per tutti, mentre Sutton e’ lontano anni luce da quello visto e ammirato qualche anno fa quando in maglia Trento faceva lettralmente pentole e coperchi sotto le plance; l’americano e’ stato ingaggiato proprio per dare gioco in post basso uniti a fisicità e dinamicità; tutte caratteristiche che al momento non si sono neanche minimamente intraviste. La Virtus dal canto suo vince una gara che passerà alla storia più per la magia del mago Teodosic, capace di un gioco di prestigio a discapito del povero Candi, che per i 2 punti che portano i bianconeri in 2^ posizione in classifica alla pari di Brindisi, Venezia e Sassari.

UMANA REYER VENEZIA  – ACQUA S. BERNARDO CANTU’   80 – 75

Venezia vince la nona delle ultime 10 gare giocate in LBA,  nel festival dei tiri liberi sbagliati gioca un po al gatto col topo, contro una Cantù che ci ha messo veramente tanto cuore. Squadra, quella di Bucchi veramente con poche soluzioni offensive, Gaines da solo non puo’ reggere un intero attacco, le buone notizie in casa Canturina arrivano dalla crescita costante del baby Procida sempre più continuo e autorevole, elemento che dimostra quando viene chiamato in causa grande personalità (stiamo sempre parlando di un ragazzo appena diciottenne) a cui si unisce un buon Bayehe, troppo poco per espugnare un campo come quello di Venezia. I lagunari non  giocano la loro miglior partita, ma sotto le plance i vari Watt, Daye, Widmar e Stone nei momenti che contano, mettono  punti decisivi quanto bastano per vincere una gara che alla Reyer stava scappando di mano.

ALLIANZ TRIESTE –  GERMANI  BASKET BRESCIA    78 -81

Trieste inciampa nella più classica delle sconfitte dopo la grandissima vittoria di domenica scorsa al Forum di Assago, i ragazzi di coach Dalmasson devono fare i conti con l’assenza di Grazulius, autentico protagonista nelle ultime giornate, giocatore dalla doppia dimensione in grado di dare molte soluzioni in attacco alla squadra giuliana. Kalinosky, Burns e Crawford trascinano Brescia ad una vittoria su un campo non facile, visti gli ottimi risultati nelle ultime giornate dei padroni di casa, un successo che porta i lombardi a ridosso della zona play off, l’ultimo obiettivo in una stagione a fasi alterne che la Leonessa non vuole farsi sfuggire.