Pozzecco ha scelto i magnifici dodici che parteciperanno ai Mondiali di Basket che si terranno tra il 25 agosto ed il 10 settembre in Asia.
Gli azzurri sono inseriti nel Gruppo A di Manila insieme ai padroni di casa delle Filippine, Angola e Repubblica Domenicana.
L’Italia ha concluso questa prima fase di preparazione conquistando la quinta vittoria in altrettante gare.
Un cammino i cui scalpi più importanti sono stati quelli della Serbia e della Grecia al Torneo Acropolis.
L’ultima ad inchinarsi, nella serata di ieri, è stata Portorico superata agevolmente per 98-65 nella notte che passerà alla storia per l’ultima partita giocata da Gigi Datome in territorio nazionale.
L’MVP delle ultime finali scudetto chiuderà infatti la sua importante carriera alla fine dei mondiali.
Il coach dell’Italbasket ha comunicato al termine della contesa quelli che saranno i convocati per la rassegna continentale.
Gli ultimi due tagli sono stati due giocatori che hanno militato entrambi a Varese nella scorsa stagione: Thomas Woldetensae e Guglielmo Caruso.
Due scelte non sorprendenti in un ballottaggio che ha probabilmente coinvolto fino alla fine anche Diouf, Spagnolo e Procida.
Tre ragazzi che il prossimo anno giocheranno all’estero, il primo a Breogan, gli ultimi due in Turkish Airlines Euroleague con la maglia dell’Alba Berlino, una società che ha già lavorato egregiamente nel passato con una delle stelle di questa rappresentativa: Simone Fontecchio.
L’ala degli Utah Jazz è insieme a Nicolò Melli e Datome l’atleta più importante di questo gruppo.
Ricci e Tonut sono gli altri due Olimpia Milano presenti in rosa mentre l’altra finalista in Italia sarà rappresentata dal nuovo arrivo Achille Polonara e Pajola.
Completano il roster l’ex Dinamo Sassari Marco Spissu e Luca Severini.
La convocazione, per il lungo della Bertram Yachts, è il coronamento di una crescita esponenziale avuta negli ultimi anni sotto la guida del suo mentore Marco Ramondino.
Un coach centrale nella crescita di questo ragazzo sin dai tempi della Serie A2 a Casale Monferrato.
Una squadra molto perimetrale, scelta naturale in assenza di lunghi dominanti.
Un gruppo ad immagine e somiglianza del proprio allenatore, molto coeso e con una grande propensione al passaggio ed al sacrificio.
“Palleggiamo il meno possibile, l’altruismo è la cifra comune e puntiamo sulla collaborazione. Esplorare il talento e la personalità: da qui nasce il sentimento di prendere le cose a cuore, anche fuori dalla palestra“.
Concetti chiave ed importanti espressi da Gianmarco Pozzecco nella recente intervista al Corriere della Sera.
Una nazionale ambiziosa, senza grosse pressioni e con la voglia di stupire.
Un mix ideale per un grande sogno, regalare una medaglia a capitan Gigi Datome.