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Basketball World Cup 2019 – La presentazione dei primi 4 gironi del Mondiale

GIRONE A: SQUADRE

Costa d’Avorio,
Polonia,
Venezuela,
Cina.

COSTA D’AVORIO

Gli africani, alla loro quarta partecipazione mondiale, vantano come miglior piazzamento un 13° posto nell’edizione del 1982, posizione che sarà ben difficile da migliorare in Cina. Sono al 64° posto del ranking Fiba, dietro a Qatar e Romania. Gli ivoriani si sono qualificati come miglior terza nel secondo turno di qualificazione e per soli 8 lunghezze di “differenza punti” hanno strappato il pass ai danni del Camerun.
L’avvicinamento alla Coppa del Mondo non è stato per nulla semplice, tanto da essere animato da uno sciopero, proclamato perché, ai giocatori, non sono stati riconosciuti i bonus promessi. A guidare la Costa D’Avorio sarà coach Paolo Povia, uno dei tre allenatori italiani impegnati al mondiale. Il giocatore sulla carta più interessante della spedizione è Deon Thompson, neoacquisto di Malaga che lo ha prelevato dallo Zalgiris. Sarà lui che proverà a sovvertire i pronostici e a mettere in discussione una qualificazione che sembra a dir poco proibitiva.

POLONIA

La Polonia ritorna ai mondiali dopo 52 anni, per la seconda volta nella storia. Il 25° posto del ranking non deve trarre in inganno perché A.J Slaughter (Lione), Mateusz Ponitika (Lokomotiv Kuban) e Adam Waczynski (Unicaja) creeranno più di qualche grattacapo agli avversari. Nei test match giocati quest’estate, hanno raccolto pochi risultati utili, vincendo solo con Giordania e Olanda nell’ultima partita prima di volare in Asia. In una competizione come questa però tutte le carte vengono rimescolate. Il passaggio alla fase successiva non sarà facile, ma non è sicuramente compromesso, la prima partita con il Venezuela sarà già molto indicativa sullo stato di forma dei polacchi e sul proseguo del loro cammino.

VENEZUELA

20° posto nel ranking con tutti i giocatori che attualmente militano nei campionati sudamericani, nella V-LPB venezuelana e nella Liga A argentina, ma tra le sue fila ci sono giocatori di grande esperienza, tra tutti Gregory Vargas, playmaker classe 1986 protagonista anche in Europa. Nelle qualificazioni ha ben figurato finendo davanti al Brasile il primo turno e davanti a Repubblica Domenicana e lo stesso Brasile nel secondo, due nazionali delle trentadue nazionali che si daranno battaglia. Recentemente hanno battuto il Senegal, vittoria che darà sicuramente morale al gruppo, visto che è arrivata dopo diverse sconfitte incassate, tra cui anche quella con l’Italia. John Cox, David Cubillan e Anthony Perez sono 3 assenze pesanti per l’allenatore, Fernando Hector Duro.

CINA

Il Paese che organizza competizioni internazionali come questa ha il fattore campo in ogni partita e questo è, da sempre, un vantaggio da non sottovalutare minimamente. Sono la squadra con il secondo peggior ranking (30°) del raggruppamento, dopo la Costa d’Avorio, è vero, ma è facile dedurre che l’obiettivo di raggiungere almeno il 2° posto valevole per il secondo turno sia il minimo. Da tenere d’occhio gli ex NBA Zhou Qi e Yi Jianlian, quest’ultimo in particolare si è dimostrato in grande spolvero nelle partite di preparazione, arrivando a siglare anche 22 punti nella vittoria su Porto Rico. Il loro coach, Li Nan, è stato promosso capo allenatore dal 2017, ma è nello staff della nazionale dal 2009, anno in cui ha smesso di giocare.

SEDE DELLE PARTITE

Wukesong Sport Arena, Pechino

CALENDARIO

Sabato 31 agosto

Polonia-Venezuela

Costa d’Avorio-Cina

Lunedì 2 settembre

Venezuela-Costa d’Avorio

Cina-Polonia

Mercoledì 4 settembre

Costa d’Avorio-Polonia

Cina-Venezuela

 

GIRONE B: SQUADRE

Russia,
Argentina,
Corea,
Nigeria

RUSSIA

Arriva da quarto posto dell’Eurobasket 2017, non è sicuramente la superpotenza capace di salire sul podio europeo nel 2011 e su quello olimpico a Londra l’anno dopo, è comunque una nazionale da non sottovalutare.
Sergej Karasev è il giocatore da seguire con più attenzione, la diciannovesima scelta del draft NBA 2013 è nel giro della nazionale dal 2012. Tutti i giocatori militano in club russi. Possono contare sul giusto mix tra gioventù, talento e esperienza. A dirigere le danze sarà Bazarevich, già visto in Italia sia in campo con Trieste e Gorizia, sia in veste di allenatore a Cantù nella stagione 2016/2017. Il girone si preannuncia equilibrato con la Corea che parte svantaggiata e tre squadre in lizza per i due posti validi per il passaggio del turno.

ARGENTINA

Quando si legge “Argentina” non si può non pensare a quella generazione d’oro d’inizio anni 2000. Di quella selezione è rimasto solo più Luis Scola, che a 39 anni compiuti si appresta a disputare il suo 5° mondiale di pallacanestro. Occhi puntati su Facundo Campazzo, il play del Real Madrid non è più una novità a questi livelli. Si sono preparati al mondiale disputando, oltre che alle consuete amichevoli, tra luglio e agosto, i campionati panamericani, battendo agevolmente in finale Porto Rico. Coach Sergio Hernandez, che sa come si vince, siederà sulla panchina argentina.
Il 5° posto del ranking lascia ben sperare. L’obiettivo è quello di strappare il pass per le prossime Olimpiadi di Tokyo.

COREA DEL SUD

È difficile immaginare, dopo 3 partite, la Corea del Sud oltre il 4° posto, era però anche difficilmente immaginabile trovarla davanti alla Cina, e con gli stessi punti della Nuova Zelanda, nel secondo turno di qualificazione e invece ce l’ha fatta. Quello cinese sarà il suo 8° mondiale, competizione in cui non è andata mai oltre all’11° posto del 1970 (edizione a 13 nazionali). I 12 convocati da Hur Jae provengono dalla KBL, massimo campionato coreano. Ricardo Ratliffe, americano naturalizzato coreano, è senza dubbio l’elemento di maggior qualità, ala grande di 203 centimetri, si è trasferito in Corea, dopo aver disputato l’Università del Missouri.

NIGERIA

Dopo 13 anni ritorna a disputare una competizione iridata, il 33° posto del ranking potrebbe trarre in inganno. La Nigeria è senza dubbio la miglior squadra del continente africano presente ai mondiali, lo dimostra il roster con 3 giocatori NBA (gli unici del gruppo B), gli ultimi risultati ufficiali, 5 vittorie e una sola sconfitta (battute anche le selezioni Canada e Montenegro) e i campionati africani del 2017, in cui, senza molti dei migliori, si è arresa solo in finale. La stella del team si preannuncia essere Al-Farouq Aminu, appena passato agli Orlando Magic, pronto per la sua decima stagione NBA. A dare manforte ad Al-Farouq, ci sarà un altro veterano, Ekpe Udoh, e i due giovani rookie NBA dell’ultima stagione Josh Okogie e Chimezie Metu, rispettivamente Timberwolves e Spurs.

SEDE DELLE PARTITE

Wuhan Sports Centre, Wuhan

CALENDARIO

Sabato 31 agosto

Russia-Nigeria

Argentina-Corea del Sud

Lunedì 2 settembre

Nigeria-Argentina

Corea del Sud-Russia

Mercoledì 4 settembre

Corea del Sud-Nigeria

Russia-Argentina

 

GIRONE C: SQUADRE

Spagna,
Iran,
Porto Rico,
Tunisia.

SPAGNA

La nazionale di coach Sergio Scariolo non si accontenterebbe di una posizione diversa dalla prima nel girone. 8 elementi su 12 hanno più di 30 anni, questo è sicuramente indicativo sul livello di esperienza della Spagna. I due blocchi, quello dei giocatori NBA e quello degli Eurolega, sono pronti ad amalgamarsi per il bene della squadra. Marc Gasol, dopo il titolo con i Raptors e una carriera costellata da vittorie, è pronto a rimettersi in gioco per l’ennesima sfida. Il quintetto, molto probabilmente completato da Rudy Fernandez, Rubio, Llull e il più giovane dei fratelli Hernangomez non può non passare inosservato a chi ama e segue da un po’ di tempo questo gioco.

IRAN

Dal 2010, anno della sua prima partecipazione, l’Iran ha sempre disputato i campionati mondiali. Il secondo turno, nelle due precedenti avventure, è rimasto un tabù e non sarà sicuramente una passeggiata anche questa volta. Mehran Shahintab, coach della selezione dal 2018, proverà a fare meglio. Il centro classe 1985 di 218 centimetri, Hamed Haddadi, è il simbolo della squadra, presente a tutti i campionati iridati disputati dai suoi, ha sempre garantito buone prestazioni e punti realizzati. L’estate degli iraniani è stata un continuo “sali e scendi” con sconfitte pesanti come quelle patite con Grecia e Montenegro e vittorie quasi inaspettate come il 91-84 sulla Russia del 4 agosto.

PORTO RICO

Il Porto Rico ai mondiali è un grande classico, è infatti presente ininterrottamente dal 1986 e ha sfiorato, addirittura, il podio in due occasioni (4° posto nel 1990 e 6° nel ’94). Il 16° posto nel ranking è un bel biglietto da visita, il problema più grande però, per la compagine allenata da Eddie Casiano, sono le assenze pesanti, privarsi di giocatori come JJ Bares (Mavericks), Napier (T’wolves), Maurice Harkless (Clippers) e Jonathan Isaac (Magic) costerà e non poco ai caraibici. Tra i 12 del roster, quelli che meglio si sono comportati ai campionati panamericani conclusi al 2° posto, sono stati Gian Clavell e Devon Collier. La marcia di avvicinamento alla Cina, oltre al buon torneo continentale, li ha visti uscire sconfitti, anche malamente, in diverse occasioni, fino ai quasi 30 punti patiti dal Senegal.

TUNISIA

Sono la squadra più “anziana” del torneo con un’età media che si avvicina ai 32 anni e quella con il secondo peggior ranking dopo gli ivoriani. Però l’arrivo sulla panchina di Mario Palma, grande conoscitore della pallacanestro africana, sembra aver dato una scossa alla Tunisia, che ha vinto gli ultimi campionati africani e si è qualificata al suo secondo mondiale. Nel precedente, quello del 2010, i maghrebini hanno perso tutte le partite disputate, con il nuovo acquisto dell’Olimpia Milano, Michael Roll, e il centro NBA Salah Mejri proveranno a vincere per la prima volta in un palcoscenico così prestigioso.

SEDE DELLE PARTITE

Guangzhou Gymnasium, Guangzhou

CALENDARIO

Sabato 31 agosto

Iran-Porto Rico

Spagna-Tunisia

Lunedì 2 settembre

Tunisia-Iran

Porto Rico-Spagna

Mercoledì 4 settembre

Porto Rico-Tunisia

Spagna-Iran

 

GIRONE D: SQUADRE

Angola,
Filippine,
Italia,
Serbia

ANGOLA

Il suo 39° posto nel ranking porterebbe a pensare che da scalare ci sia ben più di una montagna, e infatti l’Angola ha poche possibilità, se non quella di provarci con le Filippine. Dalla loro hanno cestisti di grande maturità che bene hanno già figurato in competizioni internazionali come i campionati africani, torneo vinto dagli angolani 11 volte. Yanick Moreira, visto nell’ultima alla Virtus Bologna, apporterà il suo contributo fatto di centimetri e classe, il forfait del giovane prospetto NBA, Bruno Fernando, pesa come un macigno. Se nelle qualificazioni hanno trovato poche difficoltà, il discorso cambia se si osserva le partite di preparazione: una sola vittoria su 5 partite.

FILIPPINE

La pallacanestro è lo sport nazionale nelle Filippine, i campetti popolano le città, i villaggi del Paese e i tifosi non lasceranno soli i propri beniamini. Dopo i due turni di qualificazione, si sono classificati al 4° posto e per “differenza punti”, nei confronti del Libano, hanno guadagnato l’accesso ai mondiali.
L’americano naturalizzato filippino, Andrey Blatche, è la stella della squadra, il centro ex NBA ha sempre ben figurato, anche nelle ultime uscite. 11 giocatori della lista su 12 hanno disputato l’ultima PBA Governors’ Cup, manifestazione che è terminata solo a Luglio e questo è un fattore che potrà farsi sentire. Yeng Guiao sarà il capo allenatore di Blatche e compagni.

ITALIA

Dopo il torneo di qualificazione c’era non poco entusiasmo, il forfait di Melli, i problemi, che hanno condizionato la preparazione di Datome e Gallinari, hanno ridimensionato un po’ il tutto. Le difficoltà sono state dimostrate anche nelle amichevoli con sole 4 vittorie su 11 partite. Contro le big si paga l’assenza di un lungo di spessore fisico e tecnico. Nelle ore successive ai sorteggi vi era serenità, la stessa serenità che deve ritrovare il gruppo di Meo Sacchetti entro il 31 agosto. Datome, Hackett, Gallinari e Belinelli sono giocatori di caratura internazionale, la mancanza dei primi tre in diverse partite lo ha ricordato ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno.

SERBIA

È difficile trovare dei punti deboli nei 12 di coach Djordjevic. A detta di molti sono la vera “anti TEAM USA”, lo stesso allenatore ha reso noto ai microfoni di non aver assolutamente paura di vedersi accostato ai favoriti per la medaglia d’oro. Nessun passo falso nelle nove amichevoli fino a ora giocate, vittorie di prestigio con Grecia e Lituania. Se si vogliono trovare dei “punti deboli” si fatica e non poco, anche se con Milos Teodosic e Nikola Kalinic sarebbero stati ancora più accreditati per salire sul podio, una formazione di partenza con Micic, Bogdan Bogdanovic, Lucic, Bjelica e Nikola Jokic mette “un po’” di preoccupazione a tutti. Con una media di 205.7 centimetri sono i più alti delle 36 selezioni. Insomma, quella che ha la Serbia è una ghiotta occasione.

SEDE DELLE PARTITE

Foshan International Sports & Cultural Arena, Foshan

CALENDARIO

Sabato 31 agosto

Angola-Serbia

Filippine-Italia

Lunedì 2 settembre

Italia-Angola

Serbia-Filippine

Mercoledì 4 settembre

Angola-Filippine

Serbia-Italia