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SARANNO FAMOSI – Awudu Abass

Awudu Abass classe 93′ è il capitano dell’Acqua Vitasnella Cantù nonchè uno dei migliori giocatori in squadra, che da quest’anno ha fatto vedere notevoli miglioramenti su tutti i fronti.
Abass è nato a Como il 27 Gennaio del 1993,  i suoi genitori provengono dal Ghana e dalla Nigeria. Approdato nel settore giovanile di Cantù quando aveva 13 anni, Awudu si trova dopo 10 anni in maglia bianco blu ad essere il capitano più giovane della serie A a soli 22 anni. Già nei radar NBA nelle scorse stagioni, Abass faticava ad emergere rispetto ai pari età nonostante il suo talento fosse indiscutibile. Esordisce all’età di 17 anni con la prima squadra contro Teramo, entrando negli ultimi secondi finali della partita, nelle due stagioni successive con coach Trinchieri trova ancora poco spazio giocando sempre gli ultimi spezzoni di gara. Con l’inizio della stagione 2013/2014 e l’arrivo di coach Sacripanti, Awudu inizia a trovare molto più spazio, trovando anche la fiducia in se stesso per guadagnarsi un minutaggio più che buono, per un diciannovenne che è appena uscito dalle giovanili. Difatti chiude la stagione con 10.5 minuti di media con 3.3 punti e 2 rimbalzi con presenze anche in Eurocup. Sacripanti vuole fortemente il ragazzo in squadra, nominandolo capitano, i numeri continuano pian piano a salire arrivando ad entrare in quintetto nelle gare 3,4 e 5 dei playoff contro Venezia, dove il ragazzo mette a referto 10 punti e 25 minuti di media. Nell’estate del 2015 è uno dei vincitori del 2015 adidas Eurocamp, Abass ha mostrato le cose giuste al momento giusto, consolidando il suo talento come uno dei più interessanti nati nel 1993. Con l’inizio della nuova stagione trova un posto nello starting five sin dalla prima giornata mostrando ottime cose, dopo le prime 3 partite un pò sottotono, mostrando comunque buoni numeri ( 6 punti e 6 rimbalzi di media), contro la Manital sembra esplodere tutto il suo talento, mettendo a referto ben 26 punti in 31 minuti di gioco con 9 rimbalzi ed il 52% dal campo, segue un’altra grande prestazione contro l’Enel Brindisi dove chiude con 23 punti e 9 rimbalzi, contro Pistoia rimane un po in ombra mettendo comunque 9 punti a referto e mostrando buone cose in fase difensiva. Abass trova un’altra grande prestazione contro la Sidigas Avellino, dove quasi in solitudine recupera la gara e mette il canestro decisivo per la vittoria, terminando con il suo career high di 29 punti e 34 di valutazione totale.

I miglioramenti di Abass nel corso della sua carriera hanno fatto intuire che il ragazzo comunque avrebbe potuto dire la sua anche a buoni livelli, difatti è sempre stato un rimbalzista aggressivo capace di difendere su tutte e 5 le posizioni grazie alle sue doti fisiche e la sua velocità, se questo è stato sempre il suo punto forte,  il  trattamento di palla e la visione di gioco sono stati invece sempre una piccola pecca nella sua adolescenza, prima di migliorare gradualmente nelle ultime stagioni. Probabilmente il miglioramento più significativo che ha fatto nel corso delle ultime stagioni è stato quello di costruirsi oltre che come un gran rimbalzista anche come un tiratore perimetrale. Il suo tiro tende ancora ad avere alti e bassi, anche se fino ad ora ha mostrato un buon 33% da 3 punti in questa stagione a Cantu, in miglioramento rispetto al 31% di un anno fa. Nonostante le sue percentuali altalenanti , la meccanica di Abass è di gran lunga migliorata esteticamente rispetto ad alcuni anni fa. Tira e palleggia con più tatto ed il movimento è molto più fluido. Considerando che ha una lunga carriera davanti , questo giocatore ha tutti gli strumenti per stupirci, il potenziale di Abass come uno specialista del tiro resta un significativo punto di interesse per tutti, così come resta una conferma ed una specialità il suo gioco duro ed il lavoro sporco che questo ragazzo ogni domenica esegue sul campo. In difesa infatti, i strumenti fisici di Abass , sono da potenziale livello NBA grazie anche alla sua incredibile apertura alare (ben 215 cm rispetto alla sua altezza di 200 cm). E ‘un forte difensore individuale con una buona rapidità laterale, e ha tenuto  spesso i  giocatori più esperti in più posizioni. Il suo ruolo difensivo resta quindi un punto forte, in attacco con i suoi miglioramenti al tiro e sul palleggio ha cercato di spostarsi gradualmente fuori dal perimetro rimanendo una minaccia anche all’interno dell’area con la sua esplosività, non a caso sembra essere entrato tra i primi futuribili 50 giocatori eleggibili al draft del prossimo anno in NBA. Intanto speriamo che continui a migliorare e chissà a Luglio potremo trovarcelo in Nazionale per le qualificazioni alle Olimpiadi.