Oggi termina definitivamente la regular season della NCAA Divion One difatti dal 15 Marzo prenderà inizio lo spettacolare March Madness, andiamo a vedere allora come si sono comportati i 4 Italiani (Mussini,Oliva,Akele e Zilli) durante il loro primo anno all’interno dei propri college. Prima però andiamo a ripassare brevemente alcune delle regole di questo campionato.
Il torneo è composto da 351 univesità divise rispettivamente in 32 Conference dove all’interno di queste si gioca la regular season ed alcune partite mentre si svolgono su invito con squadre anche di conference diverse. Alla fine di questa fase ognuna gioca un torneo di conference che stabilisce una testa di serie che accede al tabellone NCAA formate dalle 32 vincente e da altre 32 scelte nel “selection sunday”. Si gioca in campo neutro fino ad arrivare alle Final Four, uno degli eventi sportivi più seguiti negli Usa quasi alla pari del SuperBowl.
Torniamo ora però ai nostri ragazzi, iniziamo con Federico Mussini, playmaker classe 96′ direttamente from Reggio Emilia to St. John’s University, per intenderci nei pressi di New York nel quartire Queens. Da qui sono usciti numerosi atleti che poi hanno militato nella NBA come Ron Artest, Omar Cook o Chris Mullin del Dream Team 92′ attuale coach di Federico. I Red Storm quest’anno sono composti da giocatori con buone qualità ma senza esperienza, tanto è vero che hanno chiuso con un record negativo di 1 vinta e 17 perse nella Big East, per l’italiano però è stato un’annata ricca di buone prestazioni con annessi complimenti da molti addetti ai lavori del college basketball. Chris Mullin ha espresso molti elogi per il playmaker reggiano, apprezzando la sua determinazione nell’allennarsi per migliorare giorno dopo giorno, accrescendo anche la sua notorietà, così facendo qualcuno lo ha anche visto come un piccolo Steph Curry… L’inizio di stagione è stato ad alti livelli per l’italiano, nonostante qualcuno temesse la differenza con lo stile europeo il Musso nei primi 3 mesi ha messo a referto 14 punti con 3 assist di media ed il 33 {64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} da 3 con un minutaggio che toccava i 35 di media trascinando ogni sera i suoi compagni. Nell’ultimo mese e mezzo però qualcosa cambia, difatti le medie realizzative calano insieme al minutaggio e al resto dei numeri, rimanendo però sempre su discrete cifre (22 min, 7 pt, 1.5 ast, 22{64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} da 3 ) salvo sfornare un’ottima prestazione nell’ultima uscita stagionale contro Marquette dove mette a referto 15 pt in 29 minuti. Mussini chiude così il suo primo anno da freshman con 10.7 pt, 2.2 ast, 2.4 rim in 29.3 min con 30{64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} da 3, 86 {64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} ai liberi e 33{64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} dal campo. Come già detto in precedenza sono molti a credere su questo ragazzo di appena 185 cm che non può far altro che migliorare nel corso di questa sua avventura, intanto noi speriamo di vederlo per l’europeo under 20 in Finlandia con coach Sacripanti questa estate.
Pierfrancesco Oliva anch’egli classe 96′ nato a Taranto ma trasferitosi a 12 anni a Siena dove ha giocato per la Virtus è una guardia/ala con propenzioni anche in ‘regia’ di 2.03 cm quest’anno si è trasferito alla Saint Joseph’s University nei pressi di Philadelphia. Inizio di stagione positivo per l’italiano che ha avuto un ottimo impatto con il basket colleggiale, anche se giocando in una posizione non sua, ovvero da numero 4. Per lui nella prima uscita stagionale arriva addirittura la chiamata in quintetto da parte di coach Martelli dove il giocatore ha risposto con 12 pt, 4 rimb e 4 assist, nelle restanti 4 partite del mese di novembre si è sempre ripetuto con buone prestazioni. Il minutaggio rimane sempre costante per tutta l’annata con prestazioni che variano ma sempre al servizio della squadra quando c’è da mettere cuore e grinta sul parquet di gioco. Per lui sicuramente è un’ambiente diverso rispetto a quello di Mussini, difatti qui la squadra è composta da grandi atleti e giocatori già di un certo livello pronti anche al grande salto con il basket ‘adulto’, nonostante ciò riesce a ritagliarsi un ottimo minutaggio condito anche da buoni numeri a rimbalzo. L’annata per lui si chiude con 17 min, 4 pt, 4 rimb e 2 ast di media con il 36 {64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} dal campo ed una qualificazione al bracket del March Madness dopo aver chiuso in regular season nell’Atlantic 10 con 13 vinte e 5 perse.
Nicola Akele ala di 200 cm classe 95′ l’abbiamo visto due stagioni fa con la maglia della Reyer Venezia, in seguito ad alcuni problemi con la società il lungo veneto aveva deciso di volare in America alla IMG Academy per studiare per poi approdare in NCAA lo scorso settembre con la maglia di Rhode Island nel suddetto stato che si trova a sud del Massachusetts. Per lui stagione altalenante con alcune gare che lo hanno visto addirittura protagonista, anche se abbinate ad altre dove trovava poco spazio in campo (12 le gare dove l’italiano non ha giocato più di 8 minuti). Ottimo contributo uscendo dalla panchina grazie al suo atletismo ed alla sua fisicità che con il passare del tempo sono divenuti fondamentali per conquistarsi qualche minuto in più sul terreno di gioco con ben 18 minuti di media nelle ultime 10 gare con 4 pt e 4 rimb che hanno contribuito ad alcune vittorie dei Rams che andranno al torneo di conference che si disputerà al Barclays Center di Brooklyn dal 9 al 13 marzo. Per Akele l’anno da freshman non porterà cifre esorbitanti (13 min, 2 pt, 2 rim con 47{64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} dal campo) però servirà sicuramente alla crescita del ragazzo che potrà migliorare in ambito futuro.
Giacomo Zilli è il quarto Italiano che milita nella NCAA, per lui questa è la sua terza stagione in maglia UNC Asheville Bulldogs, College del North Carolina, dopo averlo lasciato lo scorso anno in grande rispolvero con buone medie (14 min con 5 pt e 4 rimb di media) il lungo friuliano non si è riuscito a riproporre in questa stagione, difatti dopo aver giocato le prime 10 partite (6 min,2 pt,1 rim di media) coach McDevitt ha preferito farlo rimanere in panchina sino alla fine della stagione preferendo un quintetto più piccolo e veloce a discapito dei 206 cm di Zilli. Per lui però arriva la qualificazione al March Madness con la vittoria contro Winthrop per 77 a 68 dove non è sceso in campo ed il terzo posto nella Big South con un record di 13-5, chissà se nella prossima partita dove UNC affronterà una squadra tra le Big con più fisicità sotto le plance, riusciremo a vedere Giacomo in campo con un minutaggio equo. Per lui dunque l’annata da Junior si chiude con 5.2 min d’impiego, 1.6 pt, 0.8 rimb ed il 47 {64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} dal campo.