TESI GROUP PISTOIA – EA7 ARMANI MILANO 82 – 71
Pistoia – Davvero un’impresa quella della Tesi Group Pistoia che dopo 40′ di grande basket, da una lezione all’Armani Milano, imbattuta da 21 gare.
È un PalaCarrara formato palazzetto greco, una bolgia assordante con Gentile, reduce da gesti poco sportivi contro la panchina toscana in gara 2, vero e proprio bersaglio della goliardia pistoiese. Il capitano dell’EA7 risponde presente, prima azione e subito penetrazione di potenza, stoppata di Daniel. Un presagio forse di quello che sarà la serata dei meneghini.
Pistoia è in palla, parte 5-0, in un primo tempo comunque equilibrato arriva anche a +7, poi il quarto si chiude sul 19-15, un +4 firmato soprattutto Daniel e Gibson.
Il leit motiv prosegue anche nei primi 5 minuti del secondo quarto con Pistoia sempre avanti ma incapace di scrollarsi di dosso Milano, poi la serie sembra chiudersi in via definitiva. Milano in 5 minuti piazza un parziale di 19-7 con Jerrels che spara 3 triple in fila, Kangur non è da meno. Milano trova dalla panchina i campioni che sembrano decidere partita e serie. Il quarto si chiude con l’EA7 avanti di 10 e Pistoia che appare tramortita, con rotazioni corte e con sulle gambe la terza partita in 5 giorni.
La ripresa è tutta un’altra partita, quasi una favola Disney, con la Cenerentola che si trasforma in spendida principessa. Wanamaker apre con un gioco d 3 punti, in difesa Pistoia riprende a mordere e Milano non trova più nè canestri facili da sotto nè quelli dall’arco che avevano scavato il solco nel secondo quarto.
Milano si innervosisce, Gentile si becca un tecnico per proteste, Pistoia alla metà del terzo quarto completa la rimonta e mette la testa avanti con un parziale di 16-5. Il PalaCarrara torna a essere una bolgia, i fischi degli arbitri non si sentono più, se ne possono solo intuire i gesti.
Milano ha classe e tanti giocatori di carattere, prova a reagire, complice una situazione falli che per Pistoia inizia a essere pesante con Galanda, Cortese e Daniel gravati e un po’ limitati in fase difensiva. Pistoia tiene botta sospinta dal suo pubblico e da un ingenuo Samuels che protesta e si vede il quarto fallo, protesta, fallo tecnico e partita finita per lui. A fine terzo quarto Pistoia si porta a 4 lunghezze di vantaggio.
I primi 5 minuti del terzo quarto sono tanto agonismo e pochi canestri con Pistoia che conserva il vantaggio. Pistoia a tratti è confusionaria ma tira fuori giocate da highlights NBA come la schiacciata nel traffico di Washington. Il pubblico è caldo come non mai e Milano si innervosisce ancora, terzo tecnico della serata per Wallace in panchina.
Nei 5 minuti finali Gibson con 2 triple, Wanamaker con una schiacciata strepitosa e Johnson scavano il divario definitivo. Si chiude sul +11 Pistoia e Hackett a nervi tesi con Brad Wanamaker.
La serie è sul 2-1, tra 48 stessi protagonisti e stesso parquet.
Per Pistoia grande prova realizzativa di Gibson con 20 punti, Johnson sontuoso con 19 punti, 8 rimbalzi e tanta difesa, Washington un fattore costante: 11 punti e 5 rimbalzi ma i numeri non dicono tutto, certe giocate in momenti difficili sembrano accendere un interruttore magico al PalaCarrara.
Milano mostra invece due volti: prima è incontenibile e la vince, poi gioca un secondo tempo quasi snob e viene puntualmente punita. A volte peraltro coach Banchi sembra quasi dimenticare i giocatori importanti: nonostante la prematura uscita di Samuels 4 minuti giocati per Lawal e zero per Wallace.
L’impressione è che Milano possa e debba chiuderla in gara 4, Pistoia ha già vinto 3,4 campionati in uno in questa stagione. Milano però per passare al PalaCarrara deve mostrare un atteggiamento complessivamente diverso da quello visto in questa gara 3.
Ramona Baicchi
A seguire le immagini del match con l’audio in originale.
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