Era finita a Tortona per Marco Ramondino, il condottiero della storica promozione in Serie A del team piemontese.
Ho voluto aspettare qualche giorno per partorire questo breve pezzo che vuole essere un omaggio alla cavalcata del ragazzo irpino sulla panchina del Derthona.
Ho scelto di farlo con Stream Basket, una delle testate per cui collaboro, per le radici campane che accomunano il coach ed appunto questo portale.
Sono molto legato alla figura di questo tecnico e gioco del destino la mia prima intervista con lui fu proprio a poche ore dal suo approdo alla Bertram.
Il 24 ottobre 2018 il suo esordio, curiosamente proprio contro una squadra campana, la Givova Scafati.
Una netta vittoria per 85-64 per una squadra che aveva nell’eterno Garri il capitano.
Il primo acuto di rilievo qualche settimana dopo, nel derby contro la sua Junior Casale a domicilio, con un roster pieno di assenti e proprio con l’altro grande ex Blizzard a recitare il ruolo di “core ingrato”.
La prima stagione non fu semplice, non arrivarono i play-off ma furono gettate le basi per la grande ascesa.
Un 2019 con la conquista della Supercoppa all’Allianz Arena di Milano ed un campionato sospeso per la pandemia in cui però iniziò a prendere forma la creatura che avrebbe conquistato la massima competizione con l’arrivo di due pretoriani del coach: Luca Severini e Jamarr Sanders.
La stagione 2020-21 resterà per sempre indimenticabile, undici vittorie consecutive per iniziare il campionato e record eguagliato proprio nell’ennesimo derby contro Casale.
La conclusione trionfale nella gara5 di finale a Torino, decisa dai liberi di Sanders e dalle giocate di Bruno Mascolo, l’altro campano protagonista di questa storia.
I primi due anni di serie A con due semifinali scudetto, la storica qualificazione alle Coppe Europee ed una bella pallacanestro portata in giro per tutto il nostro paese.
La finale di Coppa Italia, persa con Milano, è stato forse l’altro momento più alto di questa gestione.
Una settimana da ricordare quella di Pesaro con alcuni time out irresistibili in campano, inglese ed italiano e JP Macura come bersaglio preferito.
Una bellissima cavalcata per una società ed un uomo che hanno fatto delle capacità, della programmazione e dell’ambizione un intento comune.
L’esordio in Serie A di Tortona e di Ramondino come capo allenatore fu con Treviso al PalaFerraris, la squadra ed il luogo che hanno rappresentato anche la sua ultima panchina.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, accompagnati anche da alcune polemiche che volutamente non voglio prendere in considerazione.
Un viaggio lungo, indimenticabile per un coach che sarà per sempre nella storia di questo club.
“Il passato insegna al presente come comportarsi in futuro”.
De Raffaele prenderà sicuramente spunto dal lavoro fatto dal suo predecessore per rendere ancora più prestigiosa la storia del Derthona.
Marco Ramondino sarà per sempre legato al 29 giugno 2021, la notte che ha regalato al Derthona la Serie A ed a questo ancor giovane coach l’immortalità a Tortona.
Uno dei tanti ricordi che meritano rispetto, oggi più che mai.