La BLE Decò Juvecaserta con la vittoria di domenica scorsa sui Lions Bisceglie, ha chiuso nel migliore dei modi l’Anno 2022, con una netta vittoria e un secondo posto in Classifica. Con oggi diamo il via ad un nuovo appuntamento settimanale di Streambasket, con la rubrica: “Oggi intervistiamo…”.
L’ospite di oggi è Eugenio Cortese – l’ala forte di mt. 1,97 che spesso, gioca spalle a canestro in fase offensiva, mentre in difesa si posiziona sul fondo insieme al proprio centro. Alla domanda: quali sono i sentimenti che provi prima di entrare nel campo e al termine di una partita, il cestista numero 4 risponde: “Da giocatore posso dire che fare una partita nel modo corretto, seguendo il con i compagni e far circolare bene il gioco è un’emozione unica, soprattutto quando si vince in situazioni particolari, ad esempio con un tiro allo scadere o con una palla recuperata, sono emozioni indescrivibili nel campo che poi rivivendoli sono veramente dei bei momenti.” La passione per il basket come è nata? “La mia passione per il basket è nata quando ero ancora bambino, perché osservavo sempre mio padre, ora ex giocatore. Ho iniziato questo percorso a 4 anni e non più smesso; sono sempre stato quello che non si stancava mai di tirare la palla, restavo il più tardi possibile in palestra ed ero sempre il primo ad arrivare. Mi è rimasta nel cuore questa passione e ho voglia di continuare a crescere nella pallacanestro.” Essendo il nuovo arrivato nella squadra della BLE Decò Juvecaserta, come è stato per te ambientarsi? “Devo essere sincero, è stato facilissimo, ho avuto molta fortuna a trovare dei ragazzi di cuore e uno staff disponibilissimo. Non ho avuto problemi nell’integrarmi, abbiamo subito legato e ora siamo come una famiglia, ho un rapporto molto speciale anche fuori dal camp8o infatti.” Quali sono le tue origini? “Le mie origini sono italoamericane, mia madre è napoletana mentre mio padre è americano; io sono nato a Napoli poiché i miei genitori si sono stabiliti qui alla mia nascita. I parenti da parte di mio padre sono ancora negli Stati Uniti, nella mia città d’origine e io un giorno andrò a trovarli.” Hai qualche portafortuna? Sei solito fare qualche gesto scaramantico prima di una partita? “Non ho un portafortuna vero e proprio, ascolto però molta musica, soprattutto pop americana perché mi piace stare tranquillo e rilassato in fase pre partita; è importante avere la mente libera e non pensare troppo a quel che sarà bensì a quel che devi essere in campo.” Quali sono i tuoi progetti nei prossimo giorni e per le prossime partite? “Ovviamente il progetto principale è quello di crescere perché la strada è ancora lunga per arrivare sempre più in alto; per quanto riguarda la società in generale – puntiamo sempre ai playoff, ai gradini alti della lega nazionale.” Cosa puoi dire per quanto riguarda la tua iscrizione? “Due anni fa mi sono diplomato in grafica e comunicazione nella mia città di nascita; da grande però mi piacerebbe lavorare nel settore dello sport. Quindi fisioterapia oppure osteopata; sto pensando infatti a iscrivermi all’università e diventare specialista nel settore.” Ecco un tipico esempio della passione vista come motivo di vita, che deve essere coltivata. “Preferirei morire di passione che di noia”- Vincent van Gogh