Per la rubrica: “Oggi intervistiamo…”: si da l’onere a Davide Mastroianni, per inaugurare l’inizio di questo nuovo anno. È significativa la figura di Mastroianni per la BLE Decò Juvecaserta, che domani pomeriggio, con inizio alle ore 16,00 al PalaPiccolo, sosterrà uno scrimmage con la Miwa Benevento, squadra di Serie C GOLD Campania, in vista del prossimo derby in trasferta sul campo della Virtus Arechi Salerno.
E allora Davide, come mai hai deciso di intraprendere questo percorso del basket?
“I Mastroianni hanno sempre giocato a pallacanestro, come i miei zii e mio padre, che già da bambino mi metteva sul campo di gioco. Ciò ha fatto nascere in me la passione per questo sport. In breve sono cresciuto praticamente con pane e pallacanestro.” Hai dovuto compiere sacrifici per arrivare dove sei ora? “Ho sudato molto, sono partito dalle serie inferiori (Serie C Silver, C Gold) per poi arrivare in serie B, e piano piano sto crescendo in questa società.” Il basket ti rende felice? Rende felici anche le persone che ti sono intorno? “Si molto, anche alla mia famiglia fa piacere che io giochi a pallacanestro. Questa mia grande passione però la devo coinciliare con lo studio.”
Cosa studi? “Sono iscritto all’università di economia e commercio alla Vanvitelli a Capua. Attualmente sono al terzo anno.” Come ti vedi tra dieci anni? “Tra dieci anni spero di laurearmi e spero anche di continuare a giocare a pallacanestro.”
Quali sono i tuoi hobby? “Calcolando che di tempo ne ho veramente poco, mi piace staccare la spina sia dallo studio che dal basket, uscendo con i miei amici.”
Qual è il tuo miglior pregio e il tuo peggior difetto? “Sono molto competitivo in qualsiasi situazione della vita, e questa è una cosa che può essere vista sia come un pregio che come un difetto. Sono consapevole però che in certi casi bisogna prendere le cose con più leggerezza. Alla fine per me è tutto come una partita di basket, può andare bene o no, e quindi può essere utile in certi casi e in altri il contrario.”
I tuoi amici ti vengono mai a vedere quando hai una partita? “Mi seguono in tanti, vengono al palazzetto a tifare per me e soprattutto per la squadra della loro città.”
Hai un portafortuna?
“In realtà un portafortuna vero e proprio, inteso come oggetto, no. Forse la mia routine pre-partita, che è sempre la stessa e che rispetto, come anche il cibo che mangio nel game day; arrivare sempre allo stesso orario prima della partita; indossare sempre gli stessi indumenti tecnici – tutto ciò mi aiuta nell’andamento della partita”
Avere uno scopo nella vita è ciò che anche il Poeta Leopardi reputava importante; ma bisogna anche pensare a un piano B. Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato.