“Al cuor non si comanda” recita una “massima” di sempre; e proprio contro la Tezenis Verona in gara 3 al ‘Grana Padano Arena’, gli Stings Mantova vincono per 66-59, giocando un match quasi perfetto e bloccando la corsa di Verona verso un secco 3 a 0. E questa vittoria è maturata senza la presenza di Stojanovic, atleta importantissimo nell’economia del gioco. Invece chi ha fatto miracoli in campo è stato Potts autore di 12 punti ma anche di 13 rimbalzi. Naturalmente anche in gara 3 tanti errori dalla lunetta per Mantova, anche se Verona non ha certo brillato dalla lunga distanza. Comunque una vittoria importantissima per gli Stings che hanno costretto a giocare Gara 4 a Verona, con la speranza di poter arrivare a gara 5 e nella città dell’Arena, giocarsi il tutto per tutto.
Però la sfida Mantova – Verona è diventata un caso sul finale di Gara 2 giocata a Verona con il risultato finale di 68-65. Un match che, a detta di molti “addetti ai lavori”, ha visto un dominio per tre quarti di gara degli Stings; ma poi si è notata una ‘performance’ finale del trio arbitrale molto al di sotto della sufficienza, che con una serie di fischi fortemente dubbi, ha dato la possibilità a Verona d’incamerare la vittoria. Questa ‘performance’ arbitrale non è andata giù al massimo Dirigente mantovano, il Presidente Adriano Negri che è “sbottato” a fine gara contro i Direttori di gara. Ci può stare che un Dirigente o un Allenatore, in preda al nervosismo accumulato durante l’incontro, esploda con veemenza verso gli arbitri, prendendosi poi le dovute responsabilità che quasi sempre sfociano in ammende o squalifiche. E il Presidente Negri è stato squalificato; una squalifica forse troppo spropositata (18 mesi) ma sicuramente il Giudice Sportivo non avrà approfondito com’è maturata poi questa “ira presidenziale”.
Infatti, mentre il Presidente Negri discuteva con uno dei tre arbitri, il “fischietto” Bartoli nel guadagnare l’uscita verso gli spogliatoi, apriva il gomito destro colpendo il massimo Dirigente degli Stings. A quel punto Negri dopo aver rischiato di indietreggiare e quindi di conseguenza cadere, avanza qualche metro e colpisce con un calcio allo stinco l’arbitro Bartoli. Ora….analizzando la situazione, ormai la gara era terminata e da che mondo e mondo qualsiasi arbitro, pur ricevendo discussioni, improperi e a volte anche minacce, termina tranquillamente l’uscita dal campo in silenzio e poi negli spogliatoi, di comune accordo con i propri colleghi, inizia a stilare il referto con quanto accaduto e quanto ascoltato.
Ma l’arbitro Bartoli ha fatto una cosa gravissima. Non si doveva affatto permettere di compiere quel gesto così evidente e così “volontario”, per lo più verso una persona molto più anziana di lui. Un gesto che ha visto mezza Italia nel video presente sulle pagine Facebook di 40° Minuto biancorosso e Sport Reborn e che ha sottolineato quanta “pochezza psicologica” era presente nella mente di Bartoli in quel momento. Insomma, un gesto che, diciamoci la verità, non è da Bartoli (tra i migliori arbitri in circolazione per la Serie A2) ma che è venuto fuori (forse) perchè almeno Bartoli, alla fine, si è reso conto quanta superficialità è stata offerta dal “trio fischiante” in campo negli ultimi minuti di gioco, con alcuni falli dubbi che hanno favorito la più blasonata Tezenis Verona, in un finale punto a punto.
A questo punto che resta di questo fatto di “cronaca sportiva a metà”? Sicuramente le due vittorie di Verona in gara 1 e gara 2; la vittoria di Mantova in gara 3 e la possibilità per gli uomini di coach Valli di agganciare Verona con una potenziale vittoria in Gara 4 domenica 15 Maggio e costringere così allo spareggio Verona. Purtroppo resta anche la squalifica al Presidente Negri (18 mesi sono davvero troppi) e sicuramente un allontanamento a tempo dai campi di gioco per l’arbitro Bartoli.
A proposito: ma n’è valsa la pena???
STINGS MANTOVA – TEZENIS VERONA 66-59
Staff Mantova: Antonio Iannuzzi 13 (4/12, 0/0), Giddy Potts 12 (2/7, 2/6), Riccardo Cortese 10 (3/5, 1/4), Marco Lagana 10 (3/6, 0/0), Lorenzo Maspero 7 (0/2, 2/6), Beniamino Basso 5 (1/3, 0/0), Gabriele Spizzichini 4 (2/3, 0/0), Martino Mastellari 3 (0/0, 1/1), Matteo Ferrara 2 (1/3, 0/2), Moustapha Lo 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 16 / 29 – Rimbalzi: 41 11 + 30 (Giddy Potts 13) – Assist: 9 (Giddy Potts, Marco Lagana, Lorenzo Maspero 2)
Tezenis Verona: Karvel Anderson 16 (2/2, 3/10), Xavier Johnson 12 (3/5, 2/2), Giovanni Pini 8 (2/5, 1/1), Sasha mattias Grant 6 (2/3, 0/3), Guido Rosselli 5 (2/3, 0/5), Marco Spanghero 5 (1/1, 0/2), Davide Casarin 5 (1/2, 1/2), Francesco Candussi 2 (0/4, 0/1), Lorenzo Caroti 0 (0/3, 0/6), Liam Udom 0 (0/0, 0/3), Nikola Nonkovic 0 (0/0, 0/0), Emmanuel Adobah 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 18 – Rimbalzi: 36 10 + 26 (Francesco Candussi 7) – Assist: 9 (Guido Rosselli 6)
Punteggi parziali: 29-14, 45-31, 53-51, 66-59.