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LBA – Una Cantù tutto cuore batte Varese e fa suo il ‘derby’ lombardo

E’ uno dei tanti ‘derby’ del “trittico lombardo” quello tra Cantù e Varese, che insieme a Milano, hanno scritto pagine indelebili nella pallacanestro italiana ed europea, ma la pallacanestro è anche figlia dei tempi che cambiano come sono cambiate le ambizioni in questi anni di Cantù e Varese, con budget sempre piu limitati e non sempre qualitativi per poter puntare a obiettivi prestigiosi come qualche decennio fa. Ma nonostante tutto, il fascino di questa sfida rimane intatto e appassionante esattamente come i tempi che furono. Ma da adesso in poi c’è poco tempo per i sentimentalismi, perché la classifica deficitaria di Cantù potrebbe ancora di più aggravarsi propio quando al PalaDesio arriva Varese che dal canto suo naviga in acque molto più tranquille rispetto ai brianzoli.

ll primo quarto parte subito con Clark da tre punti e Pecchia che in agilità, batte Peak per il 7 a 2 Cantù, dopo 4′ di una gara intensa come non mai. Vene ricuce con una ‘bomba’ le distanze sul 9 a 5. Ancora lui dall’arco ad allargare il campo con triple preziose che portano Varese sul 10 a 11; Wilson rende subito pan per focaccia portando Vene fuori dal pitturato infilandogli l’anno tripla del 14 a 11, ma è Tambone a portare tutto in parità col primo quarto che si conclude sul 14 a 14.

Nel secondo periodo Varese continua con una buona fluidità a muovere la palla nonostante Mayo è tagliato fuori dalle ricezioni; ci pensano così i vari Tambone in versione ‘assist-man’ e Jakovics ad effettuare il sorpasso con perfetto “penetra e scarica” che frutta un gioco da 4 punti a cui fa eco capitan Ferrero per il 20 a 18. Hayes si ricorda di essere un grande saltatore e insieme a Wilson innescano il sorpasso del 25 a 22 a metà ripresa, con Varese che soffre i due colored i quali sotto canestro, portano punti importanti ma anche dinamismo e verticalità. Ma è Pecchia il problema che è un rebus per la difesa varesina, veloce da marcare sul perimetro e bravo in post basso, dove genera vantaggi importanti per l’attacco canturino. Con i brianzoli che si portano sul 30 a 27  al 18′, ma come tutte le squadre di Caja anche Varese è dura a morire, continuando imperterrita nella sua manovra con principi di attacchi flex con continui cambi di lato che finalmente portano Mayo e Simmons a ricevere in posizioni profonde; il che porta subito dividendi importanti per il contro sorpasso Varese del 33 a 35. Ma Hayes quando salta e stoppa, fa cambiare subito ritmo a Cantù che con Wilson e dopo con Clark, vola via sul 37 a 35, punteggio che chiude anche il secondo quarto. Per contro, una buona Varese che però soffre in maniera esponenziale in post basso il dinamismo e la verticalità dei vari Hayes ,Wilson e Young.

Nel terzo quarto è subito Mayo che sfrutta alla perfezione la perfetta circolazione di palla varesina per la bomba del sorpasso. Burnell e Young subito con giocate di pura energia, riportano subito Cantù sul 46 a 42 a metà ripresa, con l’inerzia che sembra tutta canturina. Pecchia ancora letale sui ‘crossout’ della difesa varesina che continua a soffrire il dinamismo  bianco verde; ma è anche una ritrovata fluidità in attacco che porta Cantù al massimo vantaggio sul 51 a 44. Clark ci mette una pezza per il 51 a 47, ma è ancora uno stratosferico Wilson che da tre batte una difesa ospite che collassa spesso il pitturato, lasciando tiri aperti che fanno chiudere il terzo periodo con Cantù ancora avanti sul 54 a 47. La Torre subito con una magia per il 57 a 47; Varese continua a giocare per vie troppo perimetrali, il che agevola non poco Cantù che in difesa morde in ogni zona del campo, grazie a Burnell indemoniato a cui si aggiunge l’apporto anche della panchina con Collins e Rodriguez che portano mattoncini importanti alla causa. I brianzoli al 35’  sono sul 64 a 54, ma è capitan Ferrero con una tripla importantissima a tenere ancora a galla i suoi sul 66 a 60 a soli 3’ dal termine. Young di carattere mette subito la tripla che ricaccia indietro Varese sul 69 a 60, Tambone risponde subito dall’arco a 40″ dal termine con Cantù sempre avanti 73 a 67 e palla in mano. Finisce 74 a 67 per Cantù che tira una boccata di ossigeno importante in Classifica. Varese si è spenta sulla distanza giocando una pallacanestro troppo perimetrale e non coinvolgendo mai i lunghi, bilanciando gioco interno con quello esterno che è uno dei capisaldi della filosofia di coach Caja.

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ – OPENJOBMETIS VARESE  74 – 67

CANTU’:  Young.  10  ,Collins. 7 Procida. ,Clark 12 LaTorre. 3,Hayes. 2   Wilson. 16 ,Burnell.  8,Baparape’. ,Simioni.  ,Pecchia. 14,Rodriguez 2 Coach : Pancotto

VARESE: Peak. 2 Clark. 6 De Vita.  ,Jakovics.  ,Natali.  ,Vene 14Simmons.  6 ,Seck.   ,Naldini.  ,Mayo.19   ,Tambone.  11 Gandini. ,Ferrero. 6  Coach: Caja

Arbitri : Biggi, Borgioni, Boninsegna

Punteggi progressivi: 14 – 14, 37 – 35, 54 – 47, 74 – 67