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BASKET – Il “TONFO” del Governo sullo Sport italiano. Per ora niente Credito d’Imposta

E’ inutile; noi italiani siamo ostaggi ancora una volta di una classe politica che non è all’altezza di poter governare una Nazione. E lo dico senza peli sulla lingua. Mi dispiace sottolineare che un Governo condotto da parlamentari con un’età media bassa (a differenza dei ‘matusa’ che per anni hanno guidato la Prima e Seconda Repubblica) non guardano più lontano del loro naso e non ascoltino con attenzione la gente comune, la “base” di questa Italia che con il passare del tempo, vede sempre affievolirsi il nome storico di “Bel Paese”. Infatti questo sfogo va dritto dritto all’ultima decisione della Commissione Bilancio alla Camera sulla ‘bocciatura’ del Credito d’Imposta per le Sponsorizzazioni destinate agli sport minori quali Pallacanestro, Pallavolo etc…etc…

Il Calcio si sa, veleggia in altri mari, con i diritti tv che rinfrescano annualmente le Casse delle Società calcistiche; per il nostro Basket (ad esempio), all’orizzone non ci sarà il sole (per ora…) bensì un’addensamento di nubi che iniziano sicuramente a minare i budget delle Società sportive dalla Legabasket ai Campionati minori. Linfa economica che non giungerà più sui conti correnti dei Club e che vedrà anche ridurre gli addetti, ovvero chi realmente ci lavora da professionisti. Una situazione davvero assurda, prodotta dalla scellerata decisione di chi è al Governo e non ha la capacità di ragionare e capire che in questo periodo di grosse incertezze economiche presenti e future per lo Sport italiano, una buona iniziezione di fiducia dal punto di vista economico, diventerebbe vitale per il prosieguo delle attività sportive in Italia. E dalla notte dei tempi che tutti sanno l’importanza dello sport per la nostra Società; a cominciare dal tenere lontani i “ragazzi dalla strada” nelle zone a rischio sociale del Bel Paese; per arrivare a chi ne ha creato un’attività per vivere. Insomma, questa decisione a nostro avviso “avventata e non ragionata” da parte della Commissione Bilancio della Camera, venga in tempi brevissimi rivista in favore dello Sport, in favore di un Paese civile.

Qui di seguito il Comunicato stampa emanato dalla Legabasket sulla decisione del Governo.

Sabato 04 Luglio 20:57

Le Leghe riunite nel Comitato 4.0: ‘La mancata approvazione dell’emendamento sul credito di imposta per le sponsorizzazioni getta nell’incertezza lo sport italiano’

 

“Dispiace apprendere che l’emendamento al Decreto Rilancio finalizzato ad introdurre un credito di imposta sulle sponsorizzazioni sia stato respinto dalla Commissione Bilancio della Camera”: così il Comitato 4.0 – costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A (nella foto il Presidente Umberto Gandini), Lega nazionale pallacanestro, Lega volley femminile, Lega volley maschile, Lega Basket femminile, Fidal Runcard – che ha lavorato senza sosta ad una azione di sensibilizzazione sia sulle forze politiche di maggioranza che di opposizione, nonché sul Governo. 

La misura è stata proposta per supportare la principale fonte di ricavo dei club che, a differenza della Serie A del calcio, non beneficiano di diritti tv o di altre forme di supporto, incentivando le aziende e i mecenati che, a causa delle ripercussioni della crisi, saranno ancora più in difficoltà nel sostenere le società sportive attraverso sponsorizzazioni.  

Con la mancata approvazione di questo incentivo, si getta nell’incertezza il futuro dello sport italiano professionistico e dilettantistico di alto livello, bloccando di fatto quell’“ascensore” sportivo che rappresenta allo stesso tempo un presidio sociale unico in tantissime aree del paese in cui si coltivano i talenti delle ragazze e dei ragazzi chiamati a rappresentare l’Italia nell’ambito delle specialità Olimpiche e non solo. 

“È una battaglia di civiltà sportiva”, sostengono i componenti del Comitato 4.0. “Rivolgiamo questo accorato appello affinché tutta l’intellighenzia sportiva italiana remi nella stessa direzione, cosa che ad oggi è stata clamorosamente ed inopinatamente disattesa. La gestione dello sport italiano deve passare attraverso interventi strutturali e non finalizzati alla propaganda o al facile consenso. Lasciare indietro lo sport di squadra vuol dire ridurre le risorse e, indirettamente, meno attività sociali, meno posti di lavoro e meno gettito fiscale. Chiediamo dunque che la misura venga adottata nei prossimi provvedimenti, e comunque un confronto strutturato con il Ministro dello Sport Spadafora e il Ministro dell’Economia Gualtieri”.