La decima giornata di Campionato ci regala due certezze: la prima è che l’Happy Casa Brindisi è molto di più di una sorpresa. Il team di coach Frank Vitucci come avevamo già fatto notare negli articoli precedenti sta crescendo di partita in partita trovando dalla panchina, elementi in grado di mantenere sempre un elevata qualità di gioco. Anche al Forum di Assago i pugliesi hanno dimostrato di avere un interessante sistema di gioco, dove ogni singolo elemento sa prendersi le proprie responsabilità, senza uscire dallo spartito; tiro da tre, spaziature perfette ad allargare il campo e grande propensione al rimbalzo, sono state le armi che hanno definitivamente mandato al tappeto una Milano davvero bollita, con 4 gare in 7 giorni e costretta al turnover nei suoi tre fuoriclasse cardini: Hines, Delanay e Rodriguez.
La seconda certezza e questa non e’ una buona notizia per coach Ettore Messina, è che la mancanza di un giocatore come Kyle Hines è pesata come un macigno nell’economia del gioco biancorosso. La gara di domenica scorsa ha evidenziato come l’ex CSKA sia giocatore inprenscindibile nella difesa sul pick and roll, ‘fattore’ che ha costretto spesso l’Olimpia Milano a collassare il pitturato lasciando spesso tiri aperti sul perimetro; e anche sui cambi sistematici le cose non sono andate meglio con l’Happy Casa Brindisi che a rimbalzo è stata una brutta gatta da pelare, una delle migliori formazioni in questo fondamentale. Anche in attacco le cose non sono andate per il verso giusto. Hines a nostro avviso è fondamentale su ambo i lati del campo, con soluzioni come mezza ruota, hand off e post basso che non sono nelle corde di un giocatore con caratteristiche del tutto differenti come Tarckzieskwy. Un ulteriore step che gli uomini di Ettore Messina devono compiere se vogliono arrivare in primavera, con le pile cariche senza aver spremuto giocatori cardini come lo stesso Hines, Delanay e Rodriguez che saranno di fondamentale importanza per il futuro della stagione delle “Scarpette Rosse”.
La Virtus Bologna dopo la settimana in chiaro-scuro, (arrivo di Belinelli e l’esonero con successivo reintegro di coach Aleksandar Djordjevic ) passeggia sui resti di una Alma Trieste che paga l’assenza dai campi di gioco (ultima gara giocata dai ragazzi di coach Eugenio Dalmasson risale a circa 50 giorni fa) con i giuliani mai in ritmo e con poca intensità e cattiveria agonistica, tutte conseguenze del covid 19, che non ha mai permesso ai biancorossi di allenarsi con continuità.
La Fortitudo del neo coach Luca Dalmonte approfitta di una Carpegna Prosciutto Pesaro che stecca una delle poche partite fino adesso disputate. E’ sempre la difesa il problema numero uno della “Effe scudata”. Le conclusioni e le scelte di tiro più equilibrate in attacco, non hanno permesso di correre in transizione ai ragazzi di coach Jasmin Repesa; il resto lo hanno fatto il cuore infinito in post basso dell’eterno Mancinelli che insieme al giovane Tote’ hanno rivoltato come un calzino una partita che è ossigeno puro per i bolognesi. Adesso ci sarà più tempo per apprendere i nuovi dettami tattici che coach Luca Dalmonte sicuramente effettuerà nelle prossime settimane.
La Dinamo Sassari vince una gara non facile contro una coriacea De Longhi Treviso. Interessante novità per coach Gianmarco Pozzecco che nel corso della gara si affida a Burnell in ala piccola, unito a Tilmann e Bilan garantendo a Sassari un elevata fisicità e propensione al rimbalzo. Ed è proprio l’ex Cantù il vero valore aggiunto con palle recuperate, rimbalzi d’attacco, stoppate e tanto lavoro in difesa che gira l’inerzia della gara. Partita vinta solo negli ultimi due minuti con un Banco Sardegna Sassari ancora troppo discontinuo e con un Marco Spissu a nostro avviso troppo spremuto con un minutaggio elevato. Una valida alternativa al giovane play italiano, sicuramente potrebbe far svoltare Sassari inserendola in pianta stabile nella parte alta della Classifica.
La Germani Brescia continua con la cura ‘Buscaglia’ vincendo la seconda gara consecutiva contro una Reyer Venezia ben lontana dalla migliore condizione. La Dolomiti Energia Trento continua a stupire nonostante i molteplici impegni; anche in una gara non giocata al massimo riesce a portare a casa una vittoria che la colloca al 3° posto in Classifica. A questo punto Cantù farebbe bene a guardarsi indietro, perchè con l’esclusione di Roma dal torneo non ci sarà più quella che in teoria era diventata la “squadra cuscinetto“ del Campionato.