Prima di analizzare la 12″ giornata di LBA ci soffermiamo come sempre su due aspetti che sono venuti fuori dalle sfide dello scorso weekend: la prima è la conferma come sia sempre di più la Virtus Bologna l’ antagonista numero 1 di Milano (anche se la classifica al momento dice altro) nella corsa al tricolore; la seconda è come il roster di Ettore Messina, nonostante una prova “opaca” di alcuni dei suoi uomini di maggior qualità (Hines e Delanay su tutti…) riesca a portare a casa una vittoria che conferma come Milano, indipendentemente dagli interpreti che scendono in campo, il risultato non cambia.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – AX MILANO 68 – 73
In tanti aspettavamo questa sfida piena di connotati tecnico-tattici importanti, specialmente dopo l’arrivo di Marco Belinelli che dovrebbe accorciare ancor di piu il gap tra le “V Nere” e le “Scarpette Rosse”. E la Virtus Bologna non ha deluso le attese, dimostrando di poter dire la sua fino in fondo. Teodosic e compagni hanno risposto colpo su colpo addirittura con un contro break, alle due “spallate” meneghine, che potevano far scappare gli uomini di Ettore Messina, che a differenza di altre occasioni non sono riusciti a controllare ritmo partita e inerzia del gioco. E’ una Milano che soffre i giochi a due sull’asse play – pivot (Teodosic – Gamble) con aiuti che tardano ad arrivare; e anche quando le rotazioni riempiono l’area, sono i tiri aperti sul perimetro dei vari Ricci, Adams, Weems e Abass a mandare in panne la difesa meneghina. Ma nei minuti finali con la gara punto a punto sono i particolari a fare la differenza: i soliti Datome e Hines sono al posto giusto nel momento giusto, due aiuti difensivi effettuati col giusto timing quanto basta per recuperare due palloni cruciali che Shields trasforma in oro con una giocata da tre punti che in pratica, chiude la gara. La curiosità sarà vedere tra qualche mese quando Belinelli sarà inserito totalmente nel roster bianconero (ieri ha giocato con solo 5 allenamenti nelle gambe) l’effettiva distanza tra le due squadre.
BANCO SARDEGNA SASSARI- GERMANI BASKET BRESCIA 100 – 87
Al Pala Serrademigni parte forte una Germani Brescia che dopo il primo quarto da 31 punti sembrava gia aver messo le mani sulla partita. I ragazzi di coach Maurizio Buscaglia giocano una pallacanestro “essenziale” come direbbe il grande Dan Peterson, sfruttando tanti ‘mismatch’ sotto le plance, i continui cambi sistematici sardi non fanno altro che avvantaggiare Burns, Moss, Sacchetti e Crawford che nel pitturato fanno danni a ripetizione alla difesa sarda. Ma la seconda metà di gara vede gli uomini di coach Gianmarco Pozzecco scendere in campo con tutta un altra faccia; la pressione sulla palla e l’ottimo lavoro sulle linee di passaggio tolgono progressivamente certezze e punti di riferimento ad una Germani Brescia che non vede più il canestro. Sassari vola via in transizione con un due protagonisti come Gentile e Kruslin, con quest’ultimo autore di tre triple consecutive che hanno girato totalmente l’inerzia della gara, il tutto condito dalle solite certezze come Bilan, Spissu, Burnell e Bendzius giocatori su cui Pozzecco fa grande affidamento. Una vittoria che lancia gli uomini del presidente Sardara come 3^ forza del campionato, una squadra quella di Pozzecco con ancora grandi margini di miglioramento sopratutto sotto l’aspetto difensivo, fattore non da poco che potrebbe far scatenare quelle transizioni dove la Dinamo in questo inizio di stagione si sta rivelando davvero letale.
LAVORO PIU’ FORTITUDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 76 – 72
La Fortitudo Lavoropiù Bologna sembra aver cambiato pelle con l’arrivo in panchina di Luca Dalmonte con un atteggiamento e un linguaggio del corpo del tutto diverso rispetto a qualche settimana fa. Banks & company raccolgono un successo importantissimo viste anche le assenze con un roster davvero ai minimi termini per le assenze di Aradori, Saunders e Cusin. Venezia come gia detto piu’ volte quest’anno e’ solo la lontana parente della squadra scudetto 2019; tanti i fattori che purtroppo hanno limitato il gruppo di Walter De Raffaele, ma gli infortuni e le assenze causa Covid 19 sono difficoltà che stanno affrontando tutte le formazioni di LBA; sono altri i veri problemi degli ‘oro granata’ poco fluidi in attacco contro le difese schierate e a corrente alternata in difesa.
VANOLI BASKET CREMONA – HAPPY CASA BRINDISI 96 – 94
Due indizi fanno una prova. Seconda sconfitta consecutiva di una Brindisi che non riesce più a giocare e sopratutto a difendere con intensità per poi andare in campo aperto dove nelle prime 10 giornate di campionato i pugliesi hanno fatto letteralmente faville. E così può succedere che anche segnando 94 punti si possa perdere una gara che forse qualche settimana fa gli uomini di coach Vitucci avrebbero vinto a mani basse. La Vanoli Cremona è la classica mina vagante del nostro campionato; quando è in giornata la squadra di coach Paolo Galbiati diventa un osso duro per chiunque, il più classico dei pick and roll con 4 esterni ad allargare il campo sono il biglietto da visita dei biancoblù un rebus di difficile lettura anche per la seconda forza del nostro campionato.
UNA HOTELS REGGIO EMILIA – ACQUA S. BERNARDO CANTU’ 68 – 78
La squadra di Antimo Martino sembra essersi smarrita nelle ultime settimane, sopratutto a livello qualitativo (come ammesso in sala stampa dallo stesso coach Reggiano); polveri bagnate anche contro una discreta Cantù che ringrazia e porta a casa. A gli uomini di coach Cesare Pancotto basta una normale prestazione per poter vincere una gara in cui i brianzoli grazie alla difesa hanno sempre tenuto in mano il ritmo partita. Da segnalare la crescita esponenziale di un elemento come Shamarkus Kennedy su ambo i lati del campo e un Jaziel Johnson che diventa sempre di più un salvagente a cui aggrapparsi nei momenti di s.o.s; ma le buone notizie arrivano anche dal giovane talento Gabriele Procida, sempre più autoritario in attacco e applicato in fase difensiva, capace di tenere il campo con estrema personalità anche nei momenti caldi delle gara.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE 84 – 74
Pesaro potrebbe essere per molti la vera sorpresa del campionato, per molti ma non per noi che nelle settimane scorse avevamo spesso evidenziato l’ottimo lavoro fatto da Jasmin Repesa. Anche nella gara di domenica scorsa è venuto fuori un altro protagonista sempre diverso: questa volta è stato il turno di Simone Zanotti che con 21 punti si prende la scena da attore protagonista lanciando Pesaro verso un potenziale 3° posto (attualmente i marchigiani sono quarti in classifica con una gara in meno)
OPENJOBMETIS VARESE – DE LONGHI TREVISO 79 – 80
Non possono essere sempre i soliti Scola e Douglas gli uomini a cui aggrapparsi nei momenti difficili! Un gioco troppo perimetrale e una coriacea Treviso hanno fatto il resto, relegando Varese ad una altra cocente sconfitta che fa scivolare gli uomini di Bulleri sul fondo della classifica.