L’ undicesima giornata di Campionato ci mette in mostra una Carpegna Prosciutto Pesaro perfetta (82 a 91) nella gara del Pala Pentassuglia, dove gli uomini di coach Jasmin Repesa dimostrano, come già detto in passato, un sistema di gioco solido e divertente indipendentemente dai protagonisti che scendono sul parquet. L’ attacco in movimento, il timing e il gioco senza palla, uniti al duo stellare Delfino – Robinson, hanno letteralmente affossato un Happy Casa Brindisi con le pile scariche nella testa e nel fisico.
L’ AX Armani Milano dimostra che lo stop dell’altra domenica con Brindisi è solo frutto di un calendario intensissimo con gli uomini di Ettore Messina costretti a giocare mediamente 3 \ 4 gare a settimana. Il tutto però non basta un partita perfetta per 35′ ad una Dinamo Sassari, costretta ad alzare bandiera bianca contro la profondità e la qualità del roster meneghino. Roll nei momenti chiave della gara piazza un 4 \ 4 dall’arco che annienta tutte le velleità sarde con un perentorio 102 a 86 che è perfino troppo pesante per gli uomini di coach Gianmarco Pozzecco che dimostrano ancora una volta di poter essere la vera mina vagante del Campionato.
La Fortitudo Lavoropiù Bologna da segni di rinascita (85 a 71) sulla Vanoli Cremona. Coach Luca Dalmonte alterna gioco interno, con un ritrovato Totè che si muove bene senza palla specialmente sotto le plance, a gioco perimetrale. Il risultato è meno palleggi più fluidità di gioco e tiri con un bilanciamento difensivo che non ha quasi mai permesso a Cremona di correre in transizione. Anche l’aggiunta di un giocatore come Hunt potrebbe essere in futuro un addizione importante in termini di fisicità e atleticità; caratteristiche che spesso sono mancate alla Effe Scudata quest’anno.
I cugini della Segafredo Virtus Bologna si sbarazzano di una Treviso (72 a 98) a corrente alternata in attacco e troppo passiva in difesa; il resto lo fa l’estro e il talento di un Teodosic che sposta gli equilibri della partita a suo piacimento. “Sistemato” il reparto guardie con l’aggiunta di Marco Belinelli, i problemi di coach Aleksandar Djordjevic sembrano essere sotto le plance con un Tessitori non sempre all’altezza e un Gamble che non è neanche lontano parente di quel giocatore ammirato lo scorso anno in quanto ad energia, fisicità e intimidazione. Tutti piccoli particolari importanti che non devono mai mancare se si vuol diventare l’anti Milano.
L’Acqua San Bernardo Cantu’ non sa più vincere; e non basta neanche la grande prova del duo Woodard – Johnson (54 punti in due) a fermare la Germani Brescia, che vince la sua terza gara consecutiva dopo l’avvento di coach Maurizio Buscaglia in panchina.
L’Umana Reyer Venezia ritorna al successo (86 a 77) contro l’Openjobmetis Varese. Gli uomini di coach Walter De Raffaele dimostrano ancora una volta tutte le difficoltà di questo inizio Campionato, con troppa poca fluidità in attacco, dove spesso la palla ristagna su un lato. Anche contro una discreta Varese che gioca come al solito una pallacanestro troppo perimetrale, principalmente legata alle conclusioni dalla lunga distanza di Luis Scola, gli oro granata soffrono a difesa schierata e le precarie condizioni di forma di giocatori cardini come Watt e Daye, si fanno sentire non poco nell’economia della squadra; se poi aggiungiamo l’assenza di un elemento fondamentale come Bramos allora si che la frittata è fatta a dovere! Il campionato e ancora lungo ma l’attuale Venezia è solo la copia sbiadita della squadra tricolore ammirata non più di un anno e mezzo fa.