La Virtus Bologna piega la resistenza di un ottima Tortona che studia già da grande…ma sono altri i problemi che affliggono la squadra di Scariolo , dopo il ” problema ” Mannion ” arriva un ulteriore tegola per le V nere, con Udoh che subisce un grave infortunio che potrebbe cambiare seriamente le sorti e le aspettative del team di patron Zanetti. Dal canto suo la Bertram Tortona è già competitiva con innesti mirati come quelli di Daum, Cain, Wright e Macura , gli uomini di Ramondino ribattono colpo su colpo mettendo in campo una fluidità di gioco da far invidia a molte squadre del nostro campionato. I Piemontesi mettono in mostra un telaio di gioco ben oleato con una transizione che le permette di entrare subito nei giochi con una continuità e delle soluzioni che spesso mettono in difficoltà una Virtus Bologna ancora a corrente alternata nella metà campo difensiva. La profondita’ del roster bianconero esce fuori alla distanza quando Tortona dal – 14 ritorna fino al – 1 a pochi minuti dal termine. La batteria dei lunghi bianconeri con Tessitori in testa mettono spesso a nudo i problemi di una Bertram un pò leggerina quando Cain è costretto a rifiatare in panchina…il resto lo fanno un ottimo K. Hervey e un tarantolato Abass che ruba palloni importanti che chiudono la pratica sul 74 a 66.Nell’altro quarto di finale Brindisi dimostra anche quest’anno di voler voler recitare una parte da protagonista , coach Vitucci ha perso giocatori di grande talento e qualita’ come Thompson.Harrison e Willis ma non lo spirito e la mentalità di un gruppo che segue alla lettera i dogmi del coach Brindisino. I continui cambi di lato e i tagli dal lato debole uniti a buoni tiri presi nei primi secondi dei possessi offensivi permettono all’ Happy Casa di strappare una vittoria importantissima per morale e prestigio. Lo zoccolo duro… con Perkins sotto le plance unito alle ottime letture di Gaspardo Zanelli Visconti e Redivo chiudono la pratica Sassari sul 76 a 66, da rivedere per i Brindisini l’altro Perkins che nello spot di play non ha brillato, con palle perse e una gestione dei possessi poco ottimale in quanto a qualità e timing,problema che in parte dovrebbe risolversi con il ritorno di Clark nel roster biancoblu. Sassari ha cambiato pochi interpreti del roster rispetto allo scorso campionato, ma i ragazzi di coach Cavina giocano una pallacanestro troppo monocorde dove la sfera gira troppo per via perimetrali…non a caso la mancanza di un centro come Bilan si fa già sentire. Mekowulu e’ un ottimo elemento ma con caratteristiche ben diverse rispetto all’ex centro croato capace di dare soluzioni in ogni zona del campo. Ma anche nello spot di play/ guardia i Sardi hanno faticato e non poco, con Logan spesso con la palla in mano in isolamento per cercare di togliere le castagne dal fuoco nei secondi finali dei possessi offensivi. Una sconfitta quella della Dinamo che servirà a tutto lo staff tecnico per effettuare i giusti adeguamenti in proiezione campionato.