BARCA ( 1 ) – BAYERN ( 8 ) 1-1
Round 1
- Inizia subito bene il Barca, soffre il primo quarto di corsa dei bavaresi ma poi Brandon Davies rimette le cose a posto, anche se coach Jasi continua imperterrito a martellare tutto e tutti.
Ma la banda di coach Trinchieri non è certo qui per fare da comparsa, ha diversi sussulti nel secondo e terzo quarto e già da giovedì ne vedremo delle belle
Round 2
A sorpresa, ma nemmeno troppo, la voglia di non morire della truppa di coach Trinchieri sorprende il Barca ed espugna il Palau, passando sopra agli infortuni ed alle sfortune assortite.
La resistenza del Bayern è infinita e fa un mezzo miracolo; ma il vero punto a favore dei bavaresi è aver seminato nella testa del Barca il tarlo del dubbio su cosa ci sarà in futuro.
La serie adesso si sposta a Monaco, ma la pressione è tutta in testa ai catalani, ad iniziare da un furente coach Jasi che ormai trasforma ogni partita in una performance contro la classe arbitrale, uno show più da latino che da freddo lituano: e su questo punto specifico coach Trinchieri lo sta portando a scuola.
REAL MADRID ( 4 ) – MACCABI ( 5 ) 2-0
Round 1
In fondo a mesi di problemi e tensioni il Real trova la maniera di indirizzare subito la serie a suo favore, dominando dall’inizio il Maccabi rampante di questo periodo, e fornendo al contempo una prova convincente: come ha sottolineato Pablo Laso, sempre concentrati e focalizzati.
Ed ancora una volta sono le infinite risorse di classe e di storia a spingere i madrileni in testa alla serie.
Round 2
Gara senza storia un altra volta a Madrid, dove il Real vince 95-66 e ipoteca pesantemente il passaggio del turno, togliendo ogni certezza al Maccabi che sembra la copia sbiadita e confusa della squadra rampante degli ultimi due mesi.
La Casa Blanca è pronta a muovere in direzione Belgrado, come sempre con un ruolo da protagonista, come è la sua storia infinita: e una volta di più trovano risorse inaspettate contro ogni previsione.
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OLYMPIACOS ( 2 ) – AS MONACO ( 7 ) 1-1
Round 1
La dura legge della difesa dell’Olympiacos lascia solo un quarto al Monaco, che paga la tensione del debutto nel grande ballo dei playoff con la peggiore prestazione offensiva della stagione.
Troppo alto il livello difensivo dei greci, che alzano l’intensità quando serve e mettono sul piatto un patrimonio tecnico e di esperienza che ha pochi eguali.
Serie che potrebbe sembrare scontata, in realtà i monegaschi hanno concesso “solo” 71 punti al team di Bartzokas, mostrando comunque una solidità difensiva apprezzabile: da lì sono obbligati a ripartire per tenere accese le speranze di andare oltre gara 3.
Round 2
Un inizio titubante, poi una difesa attenta ed un attacco controllato per piazzare un parziale di 20-0 che annichilisce l’Olympiacos, in attesa di vedere il terzo quarto di Mike James, un capolavoro di onnipotenza cestistica che prima mette in ritmo i compagni e poi chiude la pratica.
Il Monaco riapre la serie con una vittoria fragorosa al Pireo, si traveste da Olympiacos e domina senza riserve una partita che sancisce un sostanziale equilibrio tra le due contendenti.
La premessa è quella che sono due squadre con eccellenti sistemi difensivi, seppur diversi, la promessa è quella di arrivare ad una gara 5 al calor bianco.
AX MILANO ( 3 ) – EFES ISTANBUL ( 6 ) 1-1
Round 1
48 punti segnati in casa, peggior record nella storia dei playoff di Eurolega.
Melli fuori 4 settimane, ultimo accidente di un cammino tormentato come non mai.
Milano proprio non si fa mancare niente,e vanifica una signora prestazione in difesa con un attacco sciagurato.
L’Efes fa il suo, ringrazia e porta a casa una perdita del fattore campo che potrebbe costare carissima a Milano: serve una reazione, ma non si sa da quali risorse attingere.
Round 2
Con il cuore oltre l’ostacolo, con Shields monumentale ed un Chacho paradisiaco e con tutta la squadra che ha la faccia dura di Shavon contro Micic: Milano si prende gara 2 e passa sopra l’ennesimo colpo gobbo della fortuna, lesione muscolare alla parete addominale del Foe23, due settimane,e caviglia del Chacho da valutare a giorni, e va ad Istanbul decisa a non morire.
Nel momento più buio della stagione, coi due uomini cardine del nuovo corso tecnico fuori per diversi motivi Milano ritrova lo spirito delle Scarpette Rosse, imbavaglia un Efes troppo Larkin-Micic dipendente e firma una grande impresa.
Adesso la serie va sul Bosforo, l’Efes ha in mano i match-point e tutti sappiamo che sarà durissima, certo Ataman non vorrà farsi sfuggire l’occasione, ma adesso più che mai l’arma migliore di Milano è il suo carattere: indomito.