Il Bayern piazza un parziale da 38-13 nell’ultimo quarto, espugna Madrid e condanna la Casa Blanca al quarto posto della regular season, in attesa di sapere chi tra Maccabi ed Efes sarà il suo avversario, attesa che i madridisti condividono con Milano che li supera al terzo posto, dopo aver superato l’Asvel.
Procediamo con ordine, dai due quarti già sicuri: Barcellona-Bayern e Olympiacos-AS Monaco.
Il Barca resta al primo posto anche se nell’ultima casalinga rimedia una sonora sconfitta per 80-104 ad opera del Maccabi, che a suon di schiacciate impartisce una severa lezione ai giovani del Barca e fa infuriare coach Jasi, che certo non ha gradito molto questo scivolone, più per la mentalità che per il punteggio.
L a corazzata catalana troverà sulla sua strada il Bayern, galvanizzato dall’impresa di Madrid ed in un momento di grande forma , proprio all’avvicinarsi della fase finale; attenzione alla enorme capacità di coach Trinchieri di preparare e giocare queste partite, attenzione alla lucidità dei bavaresi nei passaggi decisivi.
Non esiste niente di scontato nel basket, men che mai questo accoppiamento , e se ci sono dubbi, chiedere ad un certo Ettore Messina che certo ben ricorda i sudori freddi di cinque partite al cardiopalma, senza un attimo di respiro.
L’altro turno già deciso vedrà l’Olympiacos contro il Monaco, un playoff impronosticabile ad avvio stagione, e a nostro parere una serie divertente ed aperta ad ogni sorpresa, una sfida tra la solidità e la quadratura del team del Pireo, che ha giocato una stagione senza sbavature, regolare, e che pur partita a fari spenti ha dimostrato sempre di poter dire la sua.
I greci non hanno giocato questo turno, mentre la squadra del Principato ha regolato con facilità apparente un Alba Berlino che solo l’esclusione delle russe ha avvicinato alla Top 8; il Roca Team, sorretto da Motiejunas e Bacon sta acquisendo un attitudine difensiva importante, riesce a non essere Mike James dipendente e non sarà una meteora, perchè riesce a mettere in campo doti notevoli di equilibrio e corretta gestione della partita.
Interessante sarà anche la sfida strategica e tattica delle due panchine, dove Bartzokas e Sasha Obradovic fanno della freddezza e della misura le armi predilette per gestire al meglio due squadre ad alto rendimento.
Gli altri due accoppiamenti verranno decisi in base all’ultima partita che il Maccabi dovrà recuperare contro un Fener malmesso ed anche depresso, battuto da un buzzer beater di Macon nell’ultima partita in casa contro il Pana, in un finale davvero triste e dimesso per due nobili decadute; in caso di sconfitta gli israeliani troveranno Milano, terza dopo il tonfo casalingo del Real ma soprattutto dopo la vittoria di pura volontà sul campo del gambero Asvel, partito bene ma naufragato lungo il viaggio.
Con quattro giocatori positivi al Covid ( Chacho, Shields, Daniels e Kell ), Datome fresco di atroscopia e Mitoglou fermo per doping, l’AX Armani va a vincere all’Astroballe sorretta da Delaney, ormai giocatore capace di tutto e da Baldasso, pronto a rispondere alla chiamata, e dimostra una volta di più la sua solidità mentale, granitica, e la capacità comunque di gestire situazioni difficili.
L’accoppiamento col Maccabi potrebbe essere problematico per la fisicità notevole della squadra di Tel Aviv, che è quel genere di cose che Milano tende a soffrire, specie adesso che l’assenza di Mitoglou diventa cruciale, chiamando il reparto lunghi ad un lavoro straordinario, specialmente Melli e Bentil che dovranno dare quel plus sotto le plance che era assicurato dal greco.
In alternativa Milano potrebbe trovare l’Efes, ancora una volta sconfitto in una gara da vincere per assicurarsi la quinta piazza, e che invece esce da Belgrado dovendo rimpiangere l’ennesima occasione sprecata all’interno di una stagione davvero altalenante e piena di problemi.
Se invece il Maccabi dovesse vincere, troverebbe un Real in piena flessione e che prima di tutto deve fare ordine nella sua testa, per poter affrontare con qualche prospettiva questi playoff.
Opposti alla verve degli israeliani, i madridisti in fase calante potrebbero andare incontro a brutte sorprese; per la Casa Blanca sarebbe molto più gestibile un eventuale remake del turno dello scorso anno, contro un Efes non più così dominante ed ingiocabile.
Si comincia il 19 aprile, ma vorremmo che fosse già qui, sempre nella speranza che si possa per allora parlare e pensare solo allo sport.