La decima giornata di Legabasket passerà alla storia, non tanto per i risultati di un Campionato sempre più dominato dall’ AX Armani Olimpia Milano con la sola Happy Casa Brindisi a rimanere in scia, ma per il quasi e contemporaneo “doppio” esonero dei due Coach sotto le due “Torri degli Asinelli”: Romeo Sacchetti (Fortitudo Bologna) e Aleksandar Djordjevic (Virtus Bologna). Il primo sostituito da Luca Dalmonte che diventa così head coach della Fortitudo; il secondo invece prima esonerato e poi richiamato nell’arco di sole 24 ore. Un ponte dell’Immacolata in chiaroscuro quello della Segafredo Virtus Bologna che dopo il grande colpo del ritorno di Marco Belinelli in Italia, di certo non ha saputo gestire una situazione che ha quasi del grottesco con un esonero che voleva lanciare messaggi forti a tutto lo spogliatoio, per poi fare un clamoroso dietrofront che sicuramente non da lustro ad una Società importante come le “V Nere”. Il tutto nasce ancora dal rendimento a corrente alternata di una Virtus che incassa la quarta sconfitta interna della stagione, con una Dinamo Sassari che ha messo a nudo ancora una volta tutte le pecche difensive di Teodosic e company, autori di un primo quarto orrendo con conclusioni sempre poco equilibrate e rientri difensivi lenti che hanno permesso ai sardi di giocare sulla transizione primaria, dove i ragazzi di coach Pozzecco non sono secondi a nessuno. Un Bendzius letale dall’arco e un ottimo Spissu hanno chiusa la pratica sull’ 83 a 78.
L’ Happy Casa Brindisi suona la ‘nona sinfonia’ (85 a 71) contro un’Acqua San Bernardo Cantu’ che in attacco è davvero poca cosa. Le buone notizie per coach Vitucci arrivano da protagonisti diversi, dai soliti noti Harrison, Bell, Willis e Thompson, in grado di dare sempre un buon apporto alla causa mantenendo cosi un elevato standard di rendimento. Questa volta è il turno di un ottimo Perkins che cresce a vista d’occhio con performance sempre più convincenti.
L’ AX Armani Milano liquida senza problemi per la terza volta quest’anno Varese con il punteggio di 70 a 96 (dopo le due gare del girone di Supercoppa). Di certo non era questa la gara dove gli uomini di coach Bulleri dovevano cercare punti importanti dopo i segnali di ripresa delle settimane scorse.
La Dolomiti Energia Trento liquida l’Umana Reyer Venezia espugnando il Pala Taliercio per 79 a 71, con una gara all’insegna delle assenze. Venezia come al solito con un roster ridotto all’osso (out, Tonut, Watt, Mazzola e Cerella ). Non da meno è la Dolimiti Energia con May e Morgan fermi ai box. L’ assenza dell’asse play pivot degli “oro-granata” fa sfiorare quasi le 30 palle perse in una gara dove gli uomini di coach De Raffaele di certo non potevano dare di più, con i soliti noti che in questo periodo sono letteralmente spremuti in termini di minutaggio elevato. Questo non sminuisce di certo la squadra di coach Brienza, una delle più interessanti di tutto il Campionato, un mix di giocatori ben amalgamati capaci di giocare sempre con grande intensità, fisicità e umiltà; il tutto condito da un ritmo gara sempre alto dove Browne si sta consolidando come leader assoluto di un roster costruito davvero con grande competenza e lungimiranza.
La Vanoli Cremona con 3 gare ancora da recuperare annichilisce un’UNAHOTEL Reggio Emilia (56 a 85) con le polveri bagnate. E’ un ottimo Jarvis Williams autentico valore aggiunto di una Vanoli che ha trovato come dicevamo già qualche settimana fa una precisa identità con 4 esterni e un centro come M. Lee con determinate caratteristiche sul pick and roll e tanto lavoro sporco nel pitturato.
La Germani Brescia passeggia (99 a 85) sui resti di una Fortitudo Bologna che non fa nulla per evitare l’esonero di un Romeo Sacchetti che deve ingoiare l’ennesimo boccone amaro di un roster che, oltre ai soliti limiti tecno-tattici, dimostra soprattutto problemi dal punto di vista di temperamento, con i bianco blu bolognesi che come in altre gare escono dalle partite soprattutto dal punto di vista mentale, incapaci di reagire. Anche nella gara di Brescia (che per la prima volta in stagione ha sfiorato i 100 punti) c’è tutta l’amarezza e la frustrazione di una dozzina di giocatori che al momento non riescono ad essere una squadra nel vero senso della parola.