Dopo la grande delusione della basketball champions league ed il conseguente declassamento alla più modesta Europe Cup, si torna a respirare aria d’europa al Pala del Mauro con la formazione bielorussa del Minsk a frapporsi agli uomini di Sacripanti.
I quintetti:
Sidigas Avellino: Filloy, D’ercole, Rich, Leunen, Fesenko
Minsk: Saddler, Czerapowicz, Kudrautsau, Paliashchuk, Kravish
Primo Quarto: Molto distratta in avvio la Sidigas, che concede tanti buoni tiri agli avversari e sbaglia tutto ciò che si può sbagliare in attacco. I primi punti per i biancoverdi arrivano a cronometro fermo con Fesenko dopo 3 minuti e mezzo di sbandata generale in cui la Scandone sembra quasi non essere scesa in campo. Dopo un parziale di 8-2 lanciato da Kravish è ancora una volta il gigante ucraino a far valere centimetri e kg in vernice. Il Minsk muove molto bene la palla in attacco, e trova soluzioni in taglio,accumulando punti e viaggi in lunetta, complice una difesa avellinese irriconoscibile. I padroni di casa riescono a limitare i danni grazie al talento del loro MVP Jason Rich ed a un paio di difese e una tripla dall’angolo di un Zerini estremamente positivo. Dopo i primi 10′ i bielorussi sono sopra di una lunghezza, 17-18 il punteggio.
Secondo Quarto: Grande confusione per il Minsk ad inizio del secondo quarto, complice una ritrovata difesa avellinese che forza alcune palle perse e costringe gli avversari a improbabili tiri al 24″. Di possesso in possesso la Scandone sembra salire di colpi; Fesenko è un rebus sia in attacco che a rimbalzo, dove fa pressochè quello che vuole, e man mano vengono fuori tutti i limiti tecnici degli avversari. In uscita dal time out però i bielorussi si ricompattano, trovano punti grazie ai canestri pesanti di Salash e tornano a contatto nel punteggio, 32- 30 per i padroni di casa all’intervallo.
Terzo Quarto: Ad inizio ripresa Rich torna a farsi sentire, mostrando tutta la sua versatilità offensiva, ma gli ospiti riescono a restare a contatto grazie ai tanti tiri liberi che si guadagnano. Il miglior modo per descrivere a prestazione di Fesenko è quello di indicare che con la partita sul 38 pari egli abbia segnato esattamente la metà dei punti dei biancoverdi. La brutta gestione della palla di Wells da però modo a Sadder di trovare punti in transizione. La partita è molto combattuta, ed agli splendidi canestri in taglio di Scrubb sono stavolta Gray e Paliashchu a rispondere, riportando il Minsk avanti nel punteggio. Avellino appare molto deconcentrata sul finire di quarto, concedendosi alcune pause difensive di troppo, ed in un attimo si ritrova in doppia cifra di svantaggio. Avanti Minsk 55-45 con gli ultimi 10′ da giocare.
Quarto Quarto: Avellino ha le polveri bagnatissime da dietro l’arco avendo segnato un solo canestro pesante su addirittura venti tentativi, ma riesce comunque a recuperare qualche punto grazie al solito Fesenko. Seppur tecnicamente inferiori, i bielorussi sembrano semplicemente avere più voglia, non risparmiandosi mai un tuffo per recuperare una palla vagante, o una giocata d’energia. Con l’ultimo minuto e mezzo da giocare, un parziale di 7-0 firmato Zerini-Fitipaldo riporta la Sidigas a -2. Sull’errore di Fesenko però gli uomini di casa sono costretti a fare fallo. L’1 su 2 in lunetta dà agli ospiti 3 lunghezze di vantaggio, annullate dalla successiva tripla di Wells che lascia 5″ sul cronometro. Kravish riesce inspiegabilmente a trovare un comodo appoggio da sotto mandando i suoi +2 e lasciando 1 secondo e mezzo da giocare. Dopo il time out è Zerini a uscire per il tiro da tre punti, che viene miracolosamente corretto da Fesenko sulla sirena. 70-70 il punteggio dopo una partita combattutissima e un finale incredibile al del Mauro, che obbligherà nella gara di ritorno gli uomini di Sacripanti a vincere in trasferta.