A soli due giorni dal derby che vedrà impegnata la Sidigas Avellino in casa contro la Pastareggia Caserta, coach Sacripanti ne approfitta per fare il punto della situazione sulla partita di domenica, su quella che è stata la stagione dei biancoverdi fin qui e ovviamente sugli obiettivi stagionali:
“La partita contro Caserta vale la matematica la terza posizione in classifica e per noi è molto importante vincere, sia per allungare la nostra striscia che per arrivare a quell’obiettivo che ho più volte dichiarato: arrivare tra le prime quattro. Da lì in poi vedremo se saremo bravi ad arrivare tra le prime due posizioni.
Giochiamo contro una squadra che non ha nulla da perdere e che tranne la partita di Pesaro, ha giocato sempre fino in fondo. E’ una squadra piuttosto atipica, senza una vera seconda guardia ma con un numero 3 che gioca in quella posizione: tatticamente è una partita da leggere mettendo tantissimo agonismo. C’è da dire poi che loro giocano senza nulla da perdere e queste partite gli consentono una leggerezza tale da fare tutto molto bene, proprio come hanno fatto contro Brindisi. Hanno una rotazione non lunghissima ma quelli che ci sono, sono giocatori di grande livello.
Noi però dalla nostra abbiamo molto in ballo e ci stiamo allenando contemporaneamente per i Playoff. Fino ad ora abbiamo lavorato bene e con grande intensità, per cui speriamo di fare una partita che ci dia una buona pallacanestro per tutti i 40 minuti. Dalla mia squadra mi aspetto forse un leggero calo da parte di Jones, che oggi ho visto particolarmente stanco (cosa normale quando si riprende a fare così tanto lavoro) ma sicuramente è ormai più inserito nei nostri giochi e nelle nostre difensive.
Fesenko? Di preciso non conosco le sue condizioni ma la settimana prossima vorremmo vederlo e fare il punto della situazione su quanto gli manca per poter rientrare. Adesso sta facendo dei lavori specifici, soprattutto in piscina con Silvio Barnabà. Fesenko e Jones insieme? La nostra idea è che uno dei due cambi l’altro, anche per non dare particolari pressioni nelle rotazioni e disequilibri vari, che abbiamo già avuto più volte nel corso dell’anno. In ottica Playoff, ho bisogno che tutti giochino e che giochino bene, che ognuno dei ragazzi porti qualcosa di positivo alla squadra, senza aver bisogno dei consueti 4-5 minuti per entrare definitivamente in partita e senza lamentare il minutaggio. Thomas discontinuo? C’è stata contro Capo d’Orlando però era un po’ di tempo che giocava discretamente”.