Dopo la vittoria di questa sera contro la Juventus Utena (74 – 64) è ufficialmente possibile parlare di traguardo storico. Un obiettivo importantissimo quello raggiunto dagli uomini di coach Sacripanti e al quale il coach stesso teneva in particolar modo. Queste le dichiarazioni di Sacripanti nel post partita ai microfoni dei giornalisti in sala stampa, parole che esprimono entusiasmo ma allo stesso tempo anche preoccupazione per i vari infortuni e per i prossimi impegni:
“Un grande risultato per noi e per i nostri tifosi: sapevamo sarebbe stata una partita difficile perché Utena è veramente una buona squadra. Abbiamo vinto nonostante l’assenza di Cusin, quindi abbiamo perso molto in attacco ma abbiamo cercato di compensare con la difesa, facendo un po’ di zona match-up con cambi sistematici. Utena ha due situazioni offensive che ci hanno messo parecchio in difficoltà: un pick and roll laterale ed uno centrale che per noi non erano facili da difendere, motivo per cui durante la gara abbiamo più volte dovuto cambiare la nostra difesa. Sono felice perché abbiamo giocato bene in fase offensiva, trovando sempre buone soluzioni e nonostante non abbiamo avuto Ragland per molto tempo a disposizione a causa dell’infortunio. Domani avremo novità: per ora non riesce ad alzare il braccio, non è un momento fortunato per noi ma purtroppo la stagione è fatta anche di questi imprevisti e queste sfide. Gli arbitri? Il metro arbitrale tra campionato e Coppa è leggermente differente quindi sta a noi adeguarci ai loro metodi.
Complimenti anche al nostro ufficio stampa: li avevo pompati parecchio per fare in modo che questa sera venisse più gente possibile e hanno fatto in modo che ciò avvenisse. Il pubblico ci dà tanto, ha gioito e sofferto insieme a noi; esistono i tatticismi ma esiste anche il cuore, esiste la voglia e quando si è trascinati in questo modo è sempre bellissimo per noi. Adesso testa a Milano, sarà una partita importantissima per il campionato, dopodiché un po’ di respiro per arrivare al meglio sia alle Final Eight che alla seconda fase di Champions. Sono preoccupato perché non so se Ragland ce la farà a recuperare. Il mercato? La vedo difficile prendere qualche lungo italiano, cerchiamo di sondare invece il mercato europeo.
Questo risultato premia tutto il lavoro fatto dal club fino ad ora: siamo partiti in 48 ed ora siamo in 16. Mi piace molto l’attaccamento alla maglia di tutti i giocatori di questa squadra: lo stesso Cusin ci ha mandato un messaggio, ha voglia di rimettersi in sesto il più in fretta possibile. A livello tecnico-tattico la sua assenza costituisce un grande problema per noi perché tutti i nostri movimenti sono pensati per lui”.