Nel post partita di Avellino – Torino è intervenuto coach Pino Sacripanti ai microfoni dei giornalisti in sala stampa. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni proposto dalla Redazione di Stream Basket:
“Tipica partita di inizio anno, con delle altalene pazzesche… chiaramente le squadre non hanno ancora una continuità di gioco tale da fargli reggere 40 minuti. Ci sono tanti meccanismi non ancora perfettamente assimilati da entrambe le parti, anche da parte degli allenatori, me compreso. Ho cercato di dare spazio a tutti e sto ancora facendo delle prove per ricercare l’equilibrio migliore da mettere in campo. Non è stato facile mettere in campo Fesenko perché si è allenato poco e aveva ancora problemi alla caviglia, quindi abbiamo giocato con Zerini da 5 e con Cusin che però ha avuto problemi di falli. Se non fosse stato per i tiri liberi alla fine, Fesenko ci ha comunque aperto molti spazi.
Torino è una squadra di qualità e siamo contenti dei 2 punti. Adesso ci attende una settimana di allenamenti e spero che ci sarà serenità e potranno esserci tutti. Complimenti a Torino che, se avesse vinto, non avrebbe rubato nulla: sono stati molto bravi a recuperare e a trovare ottimi canestri. Noi troppe leggerezze, ad esempio la palla persa sul +4. Mi sono interrogato moltissimo sul se fosse giusto far fare la rimessa dal fondo o chiamare time out ma alla fine credo di aver fatto bene perché mi sono tenuto il time out per la fine… chiaramente se perdi quella palla (green) in maniera sanguinosa, la situazione cambia.
I rimbalzi? Intanto bisogna constatare che Torino è una squadra di grandi rimbalzisti e saltatori (White, Wilson, …), quindi sulle situazioni di miss match abbiamo subìto chiaramente. Una volta stabiliti gli equilibri, la situazione migliorerà decisamente e a sprazzi abbiamo fatto anche molto bene. Sono argomenti tecnici sui quali lavorare, soprattutto per quanto riguarda la collaborazione. Ragland? Ha fatto la sua partita, 16 punti, chiaramente ha perso qualche pallone in maniera un po’ stupida ma è anche vero che dei nostri è quello più marcato di tutti. Secondo me oggi ha sofferto di più Obasohan, che non avendo realizzato i primi tiri da 3 ha sentito un po’ di pressione; Zerini ha dato consistenza in tutto quello che ha fatto… ci sono due o tre aspetti da mettere a posto in attacco, ma credo comunque che abbiamo giocato con una base di forza e di entusiasmo nel volerla vincere abbastanza importante. Spero solo che, infortuni permettendo, riusciremo ad allenarci al completo questa settimana.
Il pubblico? Un importantissimo attestato di stima per me. L’anno scorso abbiamo iniziato con grande diffidenza, invece oggi la gente partecipa con entusiasmo. Il mio sogno è quello di vedere il palazzetto pieno come nelle partite contro Pistoia o Reggio Emilia… Avellino lo merita. Il nostro compito è quello di cercare di avvicinare più gente possibile al basket“.