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Questa sera in scena al Forum di Assago la finale della Supercoppa Italiana 2016, che ha visto fronteggiarsi la Sidigas Scandone Avellino di coach Sacripanti contro i padroni di casa dell’Emporio Armani Milano sotto le direttive di coach Repesa (nessuna delle due squadra si era mai aggiudicata prima d’ora il titolo) che, alla fine, si sono aggiudicati la Coppa su una Scandone stanca, non ben compatta e poco brillante.
PRIMO QUARTO: Parte subito forte l’Emporio Armani Milano, con un parziale di 7 – 0 sulla Sidigas Scandone Avellino, che riesce a trovare i primi 3 punti grazie a Joe Ragland (decisivo nel portare alla vittoria gli irpini nella semifinale contro Reggio Emilia, con un importantissimo tiro allo scadere). Troppe le pecche difensive dei biancoverdi, specialmente nei primi minuti del match, che permettono facili penetrazioni agli avversari (da segnalare in particolare la prestazione di Simon che totalizza ben 10 punti in soli 7 minuti di gioco): coach Sacripanti risponde con Cusin al posto di Fesenko (che non ha potuto disputare la semifinale di ieri a causa di un infortunio nel riscaldamento), abile a prendersi anche qualche fallo strategico sotto canestro. Il quarto si chiude con Milano avanti di 4 lunghezze, per il punteggio di 19 – 23.
SECONDO QUARTO: Ancora indecisioni dal punto di vista difensivo per gli irpini, che concedono troppa libertà in area piccola a Sanders e compagni; ci pensa Obasohan a ristabilire l’equilibrio (ottime percentuali per lui, proprio come in semifinale: 2 su 3 realizzazioni sia all’interno che all’esterno della linea dei 3 punti e 2 su 2 dalla lunetta ). A 5 minuti dalla fine del primo tempo arrivano anche i primi 2 punti di Alessandro Gentile, a sancire il vantaggio dei padroni di casa di ben 10 punti (23 – 33). Bravi gli uomini di Sacripanti ad approfittare degli errori in attacco dei milanesi e a riportarsi sotto di 4 (29 – 33), ma alla fine del quarto la situazione vede nuovamente i biancorossi sopra di 10. Il punteggio è 34 – 44.
TERZO QUARTO: La situazione si complica ulteriormente con i 3 falli di Leunen e Cusin e l’Armani ne approfitta per portarsi a ben 20 punti di distacco dai biancoverdi, rei di scarsa complicità e pazienza specialmente in fase offensiva. Fesenko raggiunge i 5 falli a ben 6 secondi dalla fine del terzo quarto, complice anche il fallo tecnico ricevuto a causa di un battibecco con McLean. Milano domina per 51 – 67.
QUARTO QUARTO: Ragland e Green unici fari nella notte buia degli irpini, i soli a dare uno scossone ai compagni ormai demotivati: concludono rispettivamente il match con 18 e 9 punti. Dall’altra parte del campo sono invece Milan Macvan e Goran Dragic a dare spettacolo con importanti giocate offensive (quest’ultimo totalizza ben 11 punti con 3 su 4 da 2 punti); poco influente la prestazione di Alessandro Gentile, che chiude con 2 punti e 4 falli. Non c’è niente da fare per la formazione di Sacripanti: il divario con Milano diventa troppo grande da colmare e alla fine i biancorossi portano a casa la Coppa per il risultato di 72 – 90.
SIDIGAS AVELLINO – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO (72 – 90): 19 – 24, 15 – 21, 17 – 23, 21 – 23
SIDIGAS AVELLINO: Zerini 2, Ragland 18, Green 9, Strumia (NE), Leunen 6, Cusin 3, Severini (NE), Randolph 10, Obasohan 12, Fesenko 2, Thomas 10, Parlato (NE).
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: McLean 5, Fontecchio 2, Gentile 2, Hickman 15, Kalnietis 4, Dragic 11, Macvan 5, Pascolo 6, Cinciarini 6, Sanders 9, Cerella 0, Simon 25.