Un periodo decisamente negativo quello che sta vedendo protagonista la Sidigas Avellino di coach Sacripanti, che questa sera ha rimediato contro Varese la quarta sconfitta consecutiva, tra Coppa Italia, Campionato e Champions League. Queste le parole del coach biancoverde al termine del match:
“Dispiace aver perso una partita davanti ai nostri tifosi, è un momento di sfiducia. Abbiamo fatto 49 punti nei primi due quarti, segnando tantissimo, però sbagliando troppo negli altri due. Dobbiamo continuare a lavorare e a crederci, a testa alta, come questa squadra ha sempre fatto e come continuerà a fare. Chiaro che perdere partite del genere fa sempre venire rimpianti, ma si vince insieme e si perde insieme e non serve a niente dare la colpa ai singoli.
È abbastanza frustrante cominciare a ritmi altissimi e poi crollare in fase offensiva nel terzo e quarto quarto ma, ripeto, occorre andare fieri di quello che abbiamo fatto e quello che stiamo continuando a fare: ci alleneremo per giocare una migliore partita la prossima volta. Non siamo stati una squadra oggi? Credo che ci siano stati molti tiri aperti sbagliati e ogni tanto un po’ di sfiducia nei momenti importanti, fatto sta che nei primi 20 minuti siamo andati bene e poi qualcosa è cambiato. La stanchezza? Beh, è un insieme di fattori. Sicuramente è cambiato qualcosa con l’inserimento di Logan ma credo sia più una questione di dover trovare la fiducia di realizzare qualche canestro in più nei momenti decisivi… chiaro che dobbiamo eliminare questi momenti di blackout e soprattutto in questi momenti dobbiamo fare qualcosa in più per la squadra piuttosto che per le statistiche personali: è tutta una questione mentale.
L’appuntamento contro Venezia? Lo affronteremo come abbiamo sempre fatto fino ad ora: c’è da vincere di 5 e dobbiamo assolutamente cercare di capitalizzare tutta la fatica fatta dall’inizio della stagione fino ad ora. Qualche fischio alla fine ci può stare, gli spettatori paganti hanno diritto ad esprimere disappunto: è in questi momenti che capisci chi è con te e chi no: la sconfitta è una cosa che fa parte dello sport, ma andiamo avanti. Cusin? Speriamo sia recuperabile dal 15 al 20 marzo, inutile negare che senza di lui ci manca qualcosa”.