Dunque, lo Scudetto della Pallacanestro Italiana di Legabasket approda nel ‘TriVeneto’. E questo vessillo, cucito sulle canotte della squadra che se lo aggiudicherà la squadra più forte, manca in questa zona geografica dell’Italia dal lontano 2003 con la vittoria della Benetton Treviso che fece anche il grande ‘slam’ con la conquista della Coppa Italia e della Supercoppa. Tra le due contedenti, Trento e Venezia, solo Venezia ha vinto due Scudetti consecutivi; ma bisogna tornare indietro al 1942 e al 1943. Prima della Seconda Guerra Mondiale, tant’è che nel 44′ e nel 45′ il Campionato di Pallacanestro non fu disputato. Per l’Aquila Trento invece sarebbe la prima volta e quindi un vero e proprio traguardo storico.
GLI IMPIANTI. Ma, diciamoci la verità, quello che risalta in particolar modo su questa Finale è la totale estromissione di squadre con impianti dalla soddisfacente capienza di pubblico. Non perchè anche una squadra che abbia un piccolo Palasport non meriti un traguardo de genere, s’intende….; anzi, forse ora questa finale è davvero più interessante di quelle giocate da squadre “ammazza-campionato”. Però, davvero salta all’occhio la capienza del vetusto “Taliercio” di Mestre con i suoi 3.506 posti a sedere e il ‘PalaTrento’ con 4.000 posti a sedere dichiarati. Meno male che sia la tv pubblica RaiSport Hd che quella privata Sky Hd, daranno la diretta video, se no questi potenziali sette incontri sarebbero stati a disposizione per soli pochi ‘intimi’.
Quindi, le grandi cattedrali della pallacanestro, il Forum di Milano (12.000 posti), l’Adriatic Arena di Pesaro (10.000 posti), il PalaDesio per Cantù (6.700 posti) e il Palamaggiò di Caserta (7.000 posti e raffigurato nella foto) per citarne tra i più grandi, restano chiusi; forse “puniti” dalla gestione alquanto allegra delle società che ci hanno giocato durante il Campionato, che non hanno saputo costruire squadre vincenti per tornare a riempire questi mega-impianti. Ma ciò non toglie a Trento e Venezia, grandi meriti per aver buttato fuori due pretendenti al titolo finale: Milano ed Avellino. Per quest’ultima, sarebbe stata una ghiotta occasione per riportare lo Scudetto al Sud-Italia dopo ben 25 anni dall’unico conquistato dalla Phonola Caserta.
I COACH. Altra particolarità su questa Finale è che in panchina ci sono due coach italianissimi. Walter De Raffaele e Maurizio Buscaglia, rispettivamente coach di Venezia e coach di Trento, hanno saputo dimostrare il grande valore della scuola italiana che continua a sfoggiare allenatori di valore. Credo che ora può bastare come esempio, ai Presidenti di squadre di Legabasket e Legadue, questa situazione che si è creata in Finale. Credo che sia giunto il momento di iniziare a dare fiducia ai coach italianissimi che, sicuramente, non hanno nulla da invidiare a “pseudo-santoni mercenari” stranieri! A proposito…buon divertimento a tutti con questa Finale che sicuramente assicurerà grande spettacolo in campo!
Umberto De Maria