Il 27 gennaio, nella riunione del Consiglio Federale, si parlò della capienza degli impianti delle squadre della Lega Basket Serie A, in vista dei playoff.
“Dalla stagione 2017-18 – si legge nella nota – gli impianti utilizzati per i play off della serie A dovranno avere una capienza non inferiore ai 5000 posti seduti e dotati di impianto per l’aria condizionata. E’ auspicabile che già dai prossimi play off i club si adeguino a questa prospettiva”.
Se questa istanza fosse rispettata a partire da oggi, più della metà delle squadre italiane non disporrebbe di impianti i tale efficienza. I palazzetti della penisola sono per la stragrande maggioranza datati, scomodi e con pochi spazi dedicati ai tifosi. Fan zone assenti o una rarità.
Dai dati forniti dalla Legabasket ci sono dei numeri interessanti riguardo l’affluenza media durante gli incontri di campionato, con una variazione in positivo del 7,2{64d8b9eab1764c880d7e00fd72858fbc3be40809d276417bf71dad3c94a72c99} rispetto alla scorsa stagione, qualcuno allora si domanda il perché del non rinnovamento dell’impiantistica. Forse è ancora presto per parlarne, ma negli ultimi anni lo sport della palla a spicchi è cresciuto, come dimostrano i dati televisivi con picchi di share triplicati rispetto alla scorsa stagione. Tra gli impianti di recente costruzione c’è il PalaIsozaki di Torino. E’ costato 87 milioni di euro nel 2006 per le Olimpiadi invernali. La struttura ha ospitato due edizioni delle Final Eight ed il Preolimpico lo scorso anno. Viene principalmente sfruttato per concerti o altre manifestazioni viste le elevate spese di gestione. La Fiat Torino non lo utilizza, in quanto gioca nel vecchio Pala Ruffini. In altre città hanno tentato di costruire vecchi impianti, come Pala Argento a Napoli o il Palasport di Palermo, che tuttavia continuano a versare in condizioni di degrado. Nel resto d’Europa le cose vanno diversamente. Attendendo magari qualche coraggioso investimento abbiamo analizzato le arene che ospitano le maggiori leghe di pallacanestro europee come la Spagna, Lituania, Germania, Turchia ed altre.
Italia
Possiamo notare come in Italia le uniche due infrastrutture che superano i 10mila siano quelle di Milano (12331) e Pesaro (10323), il cui anello superiore è ormai chiuso da anni. Questi due palazzetti sono anche tra i meno datati di tutta la lega, con la loro costruzione avvenuta negli anni 90: Forum Assago (1990) e Adriatic Arena (1996).
Spagna
Diversa è la situazione in Spagna, che dalla sua parte conta una delle leghe di pallacanestro più seguite di tutto il continente. Sono ben 8 (su 17 squadre) le arene che superano i 10mila posti, dove vige la regola dei 5000 posti come capienza minima. Il Barcellona ha presentato lo scorso anno il progetto per la ricostruzione del nuovo PalaBlauGrana. Un progetto da 12.000 mila posti.
Lituania
In Lituania invece i Palasport sono tutti di ultima generazione, basti pensare che il più ‘vecchio’ ha appena 13 anni (Lietuvos 2004), e le arene che superano i 10mila sono due, quella del Lietuvos e quella in stile NBA dello Zalgris (15552) costruita nel 2008.
Turchia
Altro paese che detiene il record di strutture più moderne d’Europa è la Turchia con ben 7 arene costruite dopo il 2010 e 4 che superano i 10mila (Efes/Galatasaray, Besiktas, Turk Telecom, Fenerbache).
Germania
In Germania le strutture si presentano più piccole rispetto ad altre leghe (5249 posti di media) ma notevolmente più recenti ed accoglienti. L’unica arena al di sopra dei 10mila è quella di Berlino (14500) che richiama sempre l’atmosfera NBA.
Francia
In Francia lo Strasburgo è pronto ad allargare la sua Arena. Si passerà dagli attuali 6mila posti ai 10mila entro il 2020. L’intenzione è diventare tra le 20 arene migliori d’Europa. L’investimento è di milioni di euro.