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Crisi inoltrata quella della Sidigas Avellino, che spreca l’occasione di rimontare nel match di ritorno contro Venezia e di rimanere aggrappata alla Basketball Champions League. I lagunari, dopo un vantaggio perdurato quasi per tutta la partita, la spuntano per il punteggio di 68 – 72.
Primo quarto (14 – 21): Tutto pronto alla palla a due, sulla cornice del Del Mauro festante per il gemellaggio tra i due team, questi i quintetti schierati dalle due formazioni: per i padroni di casa, Ragland, Logan, Leunen, Fesenko e Thomas; per Venezia, Haynes, Peric, Bramos, Ortner e McGee. Inizio sprint per i veneziani, subito forti in fase offensiva (con un parziale di 0 – 6) e ancor più in quella difensiva, che pressano forte i biancoverdi e costringendoli a tre palle perse consecutive. Al termine dei primi dieci minuti di gioco, il tabellone è ancora in favore di Venezia: 14 – 21.
Secondo quarto (27 – 40): McGee rincara la dose con la tripla del +10 (14 – 24): Avellino non riesce a trovare conclusioni pulite in attacco ed è costretta il più delle volte ad affidarsi all’imponenza fisica di Fesenko sotto canestro. Gli uomini di coach Sacripanti si lasciano trascinare da uno spettacolare Pala Del Mauro gremito per l’occasione e si riportano a meno 7 a 4 minuti dalla fine del quarto (23 – 30). Ma all’intervallo lungo sono ancora i lagunari ad avere le redini del match e conducono per 27 – 40.
Terzo quarto (49 – 56): Proprio come il secondo, anche il terzo periodo si apre con una bomba dei veneziani: questa volta di Haynes (12 punti alla fine del quarto), che sigla il parziale aperto di 0 – 10. Risponde Thomas e lo aiuta Ragland: sono proprio i due americani, rispettivamente con 12 e 9 punti ciascuno, a trascinare gli irpini e permettergli di non soccombere alle offensive veneziane, arrivando a meno 7 al termine dei 30 minuti di gioco (49 – 56).
Quarto quarto (68 – 72): La new entry biancoverde Logan è protagonista indiscusso dell’inizio del quarto periodo, con 4 punti consecutivi ed una importantissima palla rubata che consentono ai biancoverdi lo svantaggio di sole 4 lunghezze (55 – 59) a 7 minuti dalla fine del match. È ancora l’ex Sassari a garantire il meno 1 a 4:30 dalla fine (61 – 62) ad una Avellino che sembra tornata quella di sempre. Nel finale, però, qualche errore di troppo pesa sulle spalle della Sidigas, che spreca più volte l’occasione di pareggiare e la trova solo a 30 secondi dalla fine con 1/2 ai liberi di Fesenko. Il match termina sul punteggio di 68 – 72, che decreta quindi l’eliminazione dalla Champions.
Sidigas Avellino – Umana Reyer Venezia 68 – 72 (14 – 21; 13 – 19; 22 – 16; 19 – 16)
Sidigas Avellino: Zerini 3, Ragland 9, Green 0, Logan 15, Esposito L. n.e., Leunen 3, Severini n.e., Randolph 14, Fesenko 12, Thomas 12, Parlato n.e. Coach: Stefano Sacripanti.
Umana Reyer Venezia: Haynes 16, Hagins 5, Ejim 10, Peric 9, Bramos 4, Visconti n.e., Filloy 8, Ress 6, Ortner 4, Taddeo n.e., Viggiano 0, Mc Gee 10. Coach: Walter De Raffaele.
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