Peccato davvero! La Paperdì Juvecaserta torna dalle Marche con le ossa rotte, dopo la sconfitta subìta dalla General Contractor Jesi per 80-69 non riuscendo così, a “svoltare” definitivamente. Si, perchè questa trasferta era nettamente alla portata dei bianconeri, visto il felice momento che stanno vivendo con le 6 vittorie consecutive. E un successo contro Jesi avrebbe proiettato la compagine del Presidente Francesco Farinaro addirittura verso la zona Play Off. Invece la brusca frenata c’è stata ed è maturata nella seconda parte del match, quando al rientro dagli spogliatoi dopo il riposo lungo, Jesi ha saputo ben stringere le maglie difensive, mettendo così la museruola ai casertani. Analizzando la gara Jesi ha tirato con il 63% da 2 punti (20 su 32) e con il 36% da 3 punti (10 su 28). Caserta invece si è espressa con un 62% da 2 punti (21 su 34) e un 27% da 3 punti (6 su 22). Su questi numeri salta all’occhio la “solita” differenza che spesso si è materializzata sulle trasferte dei bianconeri, riguardante quella dei tiri da 3 punti. Quel 6 su 22 è davvero poco: sa di scelte affrettate al tiro che contro una squadra come Jesi, alla fine “la paghi”. Ma la “chiave” determinante sulla sconfitta casertana va senza dubbio ricercata sulle palle perse e recuperate. Jesi ha perso 12 palloni ma ne ha recuperati 8. Caserta invece è stata disastrosa: 16 palle perse e “solo” 3 recuperate. Su questi ultimi dati nell’economia del gioco, a mio modesto avviso, si è materializzata la sconfitta per i bianconeri. E in questo match ha pesato non poco l’assenza di Matteo Laganà, il play titolare, il vero direttore d’orchestra del Team allenato da Coach Damiano Cagnazzo, fermato dopo l’allenamento di venerdì per una fastidiosa contrattura muscolare. Parliamoci chiaro, Mimmo D’Argenzio è un gran bel giocatore da “inventive” in campo che spesso incendiano l’entusiasmo della Tifoseria bianconera; ma non può reggere ne orchestrare la squadra per 40′. A mio avviso è da considerarsi il cosiddetto “play di rottura”; cioè quello che partendo dalla panchina, è capace con i suoi ritmi di capovolgere le sorti di un match, fino a quel momento in balia degli avversari. Ma stasera, insieme con gli “inguardabili” Diouf, Azzaro e Ricci, (e bisogna capire il perchè…!) non è riuscito a compiere il miracolo. Buone invece, ma non sono bastate, le prestazioni di Heinonen con 14 punti e un 3 su 4 da 2 (75%) e un 2 su 4 da 3 (50%); di Giorgi, 15 punti e 8 rimbalzi (5 su 6 da 2 con 83% e 1 su 2 da 3 con 50%) e di Romano con 10 punti e 4 rimbalzi (3 su 6 da 2 punti 50% e 1 su 2 da 3 punti 50%). Ora l’ordine di scuderia è quello di resettare immediatamente questa sconfitta perchè domenica prossima arriverà a Caserta la Malvin PSA Sant’Antimo. Quindi: recuperare Laganà e “testa e cuore” a questo ‘derby’ per riprendere la corsa verso i piani alti della Classifica. Credetemi…si può fare!!!
LA GARA
Il match si è aperto con i tre punti di Berra; poi una Paperdi attenta in difesa ed ordinata in attacco ha piazzato un parziale di 7-0 con quattro punti di Heinonen e tre di D’Argenzio, riuscendo quasi sempre a comandare nel punteggio per un primo periodo di gioco disputato sul piano dell’equilibrio con divari massimi che hanno raggiunto il +4 per i casertani ed il +2 per i locali. Dopo il 19-20 del 10’, il secondo periodo non ha visto modificarsi l’equilibrio dell’incontro con i bianconeri quasi sempre in vantaggio, ma con margini quanto mai risicati. Solo nella parte finale del periodo, Jesi è riuscita a portarsi in testa, ma all’intervallo lungo la partita era ancora tutta da giocare visto il 37-33 con cui le due squadre sono andate negli spogliatoi.
Alla ripresa del gioco, Jesi ha continuato a guidare nel punteggio trovando alcune buone conclusioni dalla distanza di Valentini e Cena per un +8 (52-44) che ha costretto coach Cagnazzo a fermare il gioco con un timeout. Una palla persa ed un tiro sbagliato dalla distanza, oltre ad alcune buone scelte di tiro non premiate dalla conclusione vincente, hanno dato l’opportunità ai marchigiani di portarsi sulla doppia cifra di vantaggio che, tra alterne fortune, sono riusciti a mantenere fino al termine del periodo (63-52). L’intensità difensiva dei locali ha reso sempre più impervia la via del canestro per i casertani che hanno subito anche la migliore percentuale in attacco dei marchigiani, che hanno raggiunto prima il +16 e, poi, anche il +21 con un canestro di Ponziani dopo 6’03” (78-57). I soli cinque punti messi a segno da Mastroianni (2) e Romano (3) hanno reso evidenti le difficoltà dei bianconeri di superare l’aggressiva difesa dei padroni di casa, ma nel momento peggiore i bianconeri, dopo il terzo timeout di coach Cagnazzo, hanno trovato la forza di reagire, sfruttando il talento offensivo di capitan D’Argenzio ed alcune buone conclusioni di Giorgi sotto canestro. La progressiva diminuzione del divario è arrivata fino al -9 (78-69) prima del 2/3 dalla linea della carità messo a segno ad un secondo dal termine da Bruno che ha fissato il punteggio finale sull’ 80-69.
General Contractor Jesi – Paperdi Juvecaserta 80 – 69
General Contractor Jesi: Petrucci 15 (4/6, 1/3), Bruno 15 (2/4, 3/6), Cena 13 (2/2, 3/6), Valentini 10 (2/2, 2/6), Zucca 9 (2/5, 1/4), Di Emidio 6 (3/4, 0/3), Berra 6 (2/4, 0/0), Ponziani 6 (3/5, 0/0), Nisi ne, Marulli ne, Malatesta ne, Carnevale ne. Allenatore: Ghizzinardi
Paperdi Juvecaserta: D’Argenzio 21 (7/12, 2/6), Giorgi 15 (5/6, 1/2), Heinonen 14 (3/4, 2/4), Romano 10 (3/6, 1/2), Ricci 5 (1/1, 0/5), Mastroianni 4 (2/3, 0/2), Azzaro 0 (0/1, 0/0), Diouf (0/1, 0/0), Marchiaro (0/0, 0/1), Pisapia, Laganà ne, Kumer ne. Allenatore: Cagnazzo
Arbitri: Di Gennaro di Roma e Tommasi di Veroli (FR)
Punteggi progressivi: 19-20, 37-33, 63-52, 80-69
Jesi: tiri liberi: 10/14 – Rimbalzi: 31 8 + 23 (Ponziani 7) – Assist: 12 (Di Emidio 5)
Caserta: tiri liberi: 9/12 – Rimbalzi: 28 5 + 23 (Gianluca Giorgi 8) – Assist: 9 (D’Argenzio, Romano, Mastroianni 2)