La 4″ giornata di campionato lancia la Dolomiti Energia in testa al campionato in virtù di un 4\ 4 che la porta da sola in testa alla classifica ( in attesa del recupero di Virtus – Tortona non disputata per le avverse condizioni meteorologiche in Emila Romagna ), un buon inizio di stagione in netto contrasto con le brutte sconfitte in Eurocup.
Ma in Europa c’è anche chi fa peggio vedi Venezia, ma sopratutto Milano ( ultima gara persa col Zalgiris dopo un vantaggio di + 27 un autentico suicidio cestistico…) mentre Bologna in quel di Monaco dura solo un tempo prima di sciogliersi come un gelato al sole sotto i colpi di M.James e company.
La squadra di Galbiati mette 4 uomini in doppia cifra, ai padroni di casa non bastano i 23 di Olisevicius e i 12 di Bowan che predicano nel deserto per Treviso.
Altra buona prova anche per la Germani Brescia contro il Banco Sardegna Sassari vittoria che conferma quanto fatto di buono al Forum di Assago nella gara persa contro Milano,Miro Bilan ne mette 16 con 5 assist , autentico play aggiunto per la squadra di Peppe Poeta a cui fanno eco Ndour e Burnell autori di un altra buona prova con 18 punti a testa che chiudono la gara sul 94 – 87 per i lombardi.
Si arresta la corsa anche di Trieste che in casa contro Reggio Emilia,( 85-97) fallisce un autentica occasione d’oro per rimanere in testa al campionato imbattuta. I padroni di casa dopo un ottimo avvio devono fare i conti contro un Winston stellare che ne scrive 28 a referto trascinando la Una Hotels alla terza vittoria stagionale che le permetti di agganciare proprio Trieste a quota 6 punti in classifica.
Milano dopo l’autentica debacle in Eurolega ( dilapidato un vantaggio di + 27 con lo Zalgiris di A.Trinchieri che ringrazia e porta a casa…) sbanca Scafati per 78-83 con un Armoni Brooks sempre più costante (per lui 20 punti alla fine) ,in una gara che è quasi un copia e incolla di quella di Giovedi’ con gli uomini di E.Messina incapaci di gestire ritmo e possessi che” pesano” nell’economia di una gara.
Venezia trova il suo primo referto rosa espugnando il non facile campo di Pistoia per 77 a 64, un successo importantissimo che mette fine alla striscia negativa di 6 sconfitte dei lagunari tra LBA ed Eurocup.
Adesso come consuetudine veniamo alle gare Live che Streambasket ha seguito in modalità integrale, come sempre sono due…nello specifico questo turno è stata la volta di Varese – Trapani e Napoli – Cremona.
Al Palabarbuto di Napoli va in scena quello che potrebbe diventare in futuro una sfida salvezza visto lo zero nella casellina delle vittorie per entrambi le compagini, la Gevi Napoli parte bene muovendo spesso la palla contro una difesa a zona degli ospiti non sempre impeccabile spesso perforata dalle triple di Manning e Dreznjak o dall’energia di Totè sotto le plance.
“La fortuna” di Cremona è di trovare un Jones on fire per tutta la gara, con un 5 su 5 iniziale da tre che tiene Cremona attaccata al match sul 44 a 43 di fine primo tempo.
Napoli commette l’errore di far rientrare spesso nel match Cremona che continua a sfruttare la vena realizzativa di un Jones 5 stelle extra lusso ( alla fine saranno 29 a referto), fattore che porta gli ospiti addirittura avanti nel quarto periodo dopo che il 3″ quarto si era concluso con gli uomini di Milicic in controllo per 65 a 57 grazie anche alle delle buone iniziative di Saccoccia che dalla panchina mette punti importanti a referto.
Ma le cattive conclusioni con poco equilibrio fanno partire transizioni con protagonisti i vari Nikolic e Booth che insieme ad Owens fanno partire il break che praticamente decide la gara, con una tripla dell’ ex centro della Gevi Napoli di un peso specifico enorme.
Napoli rimane attaccata al match con Copeland che la riporta sotto fino al – 2 dopo che Cremona aveva addirittura due possessi “pieni” da gestire, ma sull’ennesima penetrazione di Jones la difesa di Napoli e costretta a collassare ed aiutare rimanendo un comodo rimbalzo d’attacco per Nikolic che praticamente chiude la gara.
Anche a Varese va in scena una gara spartiacque ( anche se siamo ovviamente solo alla 4″ giornata) con i padroni di casa chiamati urgentemente a rimuovere lo zero in classifica dopo le prime 3 giornate.
Gli uomini di H. Mandole giocano un basket di corri e tira… stile basket NCAA, uno stile di gioco che da alcuni anni Varese ha sposato come mentalità , ma al momento la difesa dei padroni di casa è un autentico colabrodo con oltre 100 punti subiti nelle gare disputate fino ad ora.
La partenza dei padroni di casa è a velocità supersonica con un G. Brown inarrestabile coadiuvato da un ottimo Librizzi che nelle tantissime transizioni mettono a ferro e fuoco il canestro della Shark Trapani che deve soccombere nel primo periodo di gioco concedendo 33 punti , anche se i 24 segnati da gli uomini di Repesa non sono pochi.
J.Robinson saggiamente cerca di abbassare i ritmi della gara, anche perchè sotto le plance la fisicità dei vari Petrucelli ( è lui che tiene a galla Trapani nella prima frazione ) Horton, Alibegovic e Pleiss e’ troppo evidente.
Trapani tiene botta anche alla seconda spallata che Varese da al match con i solito Brown( 31 punti )che porta i biancorossi avanti addirittura sul 44 a 28, ma il post basso e la poca applicazione difensiva di Varese porta Trapani subito a rientrare in una gara che onestamente tutta sembrava tranne che finita… con il punteggio che recita 55 a 52.
Anche nel 3″ periodo il copione della gara non cambia con una Varese che gioca sempre a ritmi sostenuti e una Trapani saggiamente guidata da un J. Robinson che alla fine sarà letale nell’economia del match.
Nei tanti benefici che può portarti nel giocare una pallacanestro con alti numeri di possessi, ci sono anche dei “malus” come la gestione del ritmo e dei possessi nei momenti che contano all’interno di una gara.
Ed è proprio quello che succede a Varese nel quarto conclusivo dove concede transizioni importanti frutto di tiri forzati con poca bilanciatura difensiva, che fanno rientrare in partita Trapani per l’ennesima volta dopo il + 9 del terzo periodo.
Robinson e Notae mettono punti importanti , ma è Galloway a mettere la tripla della staffa con una Varese ormai stanca e poco lucida su entrambi i lati del campo, lasciando ancora scollinare gli avversari oltre quota cento ( 100 – 109 il finale)