Alessandro Gentile riparte dalla sua Campania, dall’accordo di una settimana fa con Scafati.
Un ritorno alle origini per il ragazzo nato a Maddaloni nel 1992, negli anni in cui papà Nando emozionava e regalava lo storico scudetto a Caserta.
La squadra allenata da Stefano Sacripanti ha deciso di puntare su un talento in cerca di riscatto dopo una carriera costellata da troppi alti e bassi.
Dopo l’esordio con la maglia di Treviso il trasferimento all’Olimpia Milano nel 2011 dove vive il periodo più intenso ed importante della sua storia cestistica.
Cinque anni e mezzo con due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ed il ruolo di capitano.
L’estate del 2016 rappresenta il primo dei tanti turning point sulla sua strada.
Pochi minuti dopo la conquista del titolo a Reggio Emilia Alessandro dichiara: “Potrebbe essere la mia ultima partita con l’Olimpia Milano, dopo due scudetti e una Coppa Italia sono soddisfatto“.
Parole che anticipano una estate complicata in cui non avviene il divorzio e la società sceglie di sollevarlo dal ruolo da capitano.
Arriva un’altra Supercoppa Italiana, il calcio al cestino dopo un cambio di Repesa e la fine della stagione prima al Panathinaikos, dove vince una Coppa di Grecia, e poi all’Hapoel Gerusalemme dove conquista il titolo con la squadra allenata da Pianigiani.
Gli anni successivi sono un susseguirsi di nuovi club (ben sei), la lotta alla depressione raccontata con grande coraggio e vari infortuni.
Un autentico calvario per una delle stelle della nazionale italiana ribattezzata da Petrucci come la più forte di sempre insieme ai quattro atleti NBA di allora: Gallinari, Bargnani, Belinelli e Datome.
L’ultima annata, la prima in Seria A2 della carriera, ha raccontato di 13.5 punti, 7.4 rimbalzi, 4 assist in 25 presenze.
Cifre che gli hanno riaperto le porte della massima serie, quella che l’ex Olimpia Milano sa di meritare come affermato alla presentazione: “Sono molto contento di tornare nella massima serie e di poterlo fare in una società ambiziosa come Scafati. Voglio ringraziare il patron Longobardi ed il coach Sacripanti per la fiducia e la stima dimostrata. Sono a completa disposizione del gruppo per cercare di raggiungere gli obiettivi che la società si e prefissata. Non vedo l’ora di cominciare e conoscere i miei nuovi compagni“.
Pensieri pieni di orgoglio e determinazione.
Alessandro Gentile torna nella sua Campania per poter rinascere.