Milano regola Trieste nella ventiduesima giornata mantenendo così il primato in classifica e l’imbattibilità casalinga in LBA. Un successo costruito con un ottimo secondo tempo in cui tutti hanno dato un contributo. Mvp un solido Kaleb Tarczewski. Risultato finale 102-84.
PRIMO TEMPO
Olimpia Milano e Trieste si ritrovano in campo dopo che nella partita di andata furono proprio i giuliani ad infliggere il primo ko ai milanesi in campionato. Una gara dal notevole fascino per gli intrecci che hanno riguardato queste due storiche realtà nel passato. Grande motivo di interesse il rientro di Shields tra i padroni di casa che nel turnover lasciano a riposo Delaney, Bentil, Hines, Hall oltre all’infortunato Kell. Quintetti di partenza che vedono da una parte i due capitani Melli e Rodriguez, Grant, Tarczweski e l’ottimo Alviti di queste ultime settimane. La risposta ospite è nei nomi di Konate, Grazulis, Banks, Mian e Davis. Il figlio d’arte Grant sblocca la partita in una prima parte di contesa in cui regna il grande equilibrio come dimostrato dal 12-12 a tabellone. Grandi applausi per il rientro in campo dopo tre mesi di Shields in un quarto che si conclude 19-17 dopo una “bomba” di Baldasso. Corey Davis, in gran spolvero con 9 punti a bersaglio, “stappa” la seconda frazione. Ottimo l’impatto anche di Campogrande con due canestri pesanti in centoventi secondi, realizzazioni che portano l’Allianz avanti 28-24 costringendo Messina al time out. Una sospensione che non cambia l’inerzia anche se il parziale di 8-0, nell’ultimo minuto di tempo, permette all’AX di chiudere avanti al riposo 44-40.
SECONDO TEMPO
Il primo canestro della ripresa, firmato da Shavon Shields, sblocca il danese favorendo il primo allungo importante interno sul 53-45, un break interrotto curiosamente da Banks, fino a quel momento ancora a quota zero. L’Olimpia tocca il massimo vantaggio sul +9 (56-47) rendendo obbligatoria una sospensione da parte di coach Franco Ciani. Il risveglio dell’ex Brindisi Banks, dieci punti nella frazione, viene arginato dall’ottima prestazione di Kaleb Tarczweski che permette agli uomini di Messina di mantenere il comando delle operazioni sul 67-60. Biligha, a pochi secondi dalla sirena del terzo tempo, riscrive il massimo divario (72-60) diventando il dodicesimo giocatore a segno su dodici. Una forbice che l’Armani Exchange allarga ulteriormente rendendo una formalità gli ultimi minuti vincendo 102-84.