Si parla sempre più frequentemente di un addio di Gabriele Procida dalla Fortitudo Bologna, il rientro di Feldeine e l’arrivo di Frazier tolgono praticamente dalle rotazioni uno dei maggiori ( e pochi…) talenti del nostro campionato.
Forse era meglio far maturare Procida un altro anno magari in Lega 2 ( facendolo giocare da assoluto protagonista), la gestione del giovane talento Lariano non può e non doveva essere legata al destino di J. Repesa ( bravissimo nel valorizzare la linea verde ) ,volendo fare un confronto con un altro giovane interessante come Giordano Bortolani , balza subito all’occhio come la gestione e il progetto delle due società sia diametralmente opposto.Una Treviso che ha inserito già dallo scorso campionato dei giovani ( Russell e Akele per continuare quest’anno con Bortolani e Casarin) accanto ad elementi già rodati del nostro campionato come Sims, Sokoloskwy e Dimsa.
La sostanziale differenza non è nei minuti giocati ( Bortolani 20 – Procida 17 ) ma far sentire parte integrante del progetto e delle rotazioni, infondendo autostima e responsabilità a ragazzi come Procida,che tutto questo deve percepirlo e sentirlo per poter rendere al massimo. Diventare un soggetto del gioco, e non un oggetto da mettere in campo solo in caso di necessità.
La crescita di una società può avvenire anche attraverso il miglioramento dei propri giovani, e non solo affidandosi a stranieri dall’usato “sicuro”, Max Menetti questo lo ha già capito da un pezzo,speriamo sia per Procida che per la nostra Nazionale che anche A. Martino recepisca il messaggio…