In una situazione generale di piena incertezza per la nuova ripresa della pandemia, tra partite rinviate, quarantene e tamponi che stanno mettendo in piena crisi il calendario di Eurolega.
Sarebbe forse più opportuno l’intervento di qualche virologo o scienziato, o di qualche emulo del generale Figliuolo perchè il nostro tentativo di parlare di basket non può che scontrarsi con un momento in cui capirci qualcosa è davvero difficile.
E allora da questa settimana di caos generale estrapoliamo alcuni punti fermi da analizzare, al di fuori di qualsiasi discorso di classifica o di pronostico.
Con due vittorie su due partite il CSKA ritorna a fare il rullo compressore, e non importa se i resti del Pana ed un volenteroso Asvel non possono essere considerati avversari di rilievo.
Perchè se non fosse chiaro oggi il primo avversario è il bollettino dei contagiati in squadra, e di conseguenza il primo obiettivo è riuscire a preservare la salute del roster per riuscire ad allenarsi.
Non bisogna dimenticare quanto sia difficile anche per dei professionisti mantenere una buona condizione fisica e mentale in mezzo a questi problemi,e a tutta la serie di pensieri comunque negativi che ne derivano.
La squadra di Itoudis conferma in pieno il suo trend in crescita, e avanza sempre con maggior decisione verso i piani alti della classifica, dove ad aspettarla trova altre tre squadre che di questa settimana sono state le indiscusse protagoniste.
In campo e fuori il Real Madrid è sempre al centro dell’attenzione, sia per la facile vittoria sul Baskonia, regolato per 89 a 74, e dove può festeggiare il recupero tanto atteso dei lungodegenti Randolph e Thompkins, che saranno pronti e freschi per la fase decisiva della stagione.
Il ritorno di Gabriel Deck, tagliato recentemente da OKC verrà a rinforzare la Casa Blanca che assume ormai il ruolo di pretendente al titolo a tutti gli effetti.
A pieno organico i madridisti fanno davvero paura, per qualità fisiche e tecniche, per lunghezza del roster e per l’incredibile mentalità vincente che da sempre è il loro tratto distintivo.
Ma questa settimana il campo principale è stato Barcellona, e la squadra regina è senza dubbio l’AX Armani Milano, che ha espugnato il Palau per 75 a 73 con una vittoria il cui significato va molto al di là dei numeri.
Una partita dominata prima di tutto a livello di gioco,quasi persa con un terzo quarto balbettante e poi rivinta con un finale incredibile, con una prestazione generale di squadra ed una difesa che raramente abbiamo potuto vedere in questi ultimi anni.
Milano, la Milano che ha vinto col Barca è una squadra solida, quadrata, granitica, basata su una difesa di sistema dove Melli è la chiave di volta , Bentil elemento chiave e Hines il signore del gioco; e che sa attaccare con i piccoli, col Chacho che illumina con lampi di classe,Hall e Grant che portano intensità sempre e Delaney che si prende la più classica delle vendette dell’ex.
Ma davvero, con questa Milano parlare di singoli è riduttivo e forse fuorviante, perchè qui siamo di fronte al risultato concreto di un lavoro in profondità, che ha cambiato il sistema squadra e che permette di ovviare anche alle assenze pesanti.
Vittorie così sono la dimostrazione che quest’anno c’è davvero tutto per arrivare fino in fondo, alchimie tattiche comprese, tipo il quintetto coi tre lunghi con Hines che è capace anche di fare il play.
Al pari di Milano protagonista lo è ,e lo sarà il Barca, che dopo martedì ha giocato di nuovo al Palau giovedì una gara di assoluta intensità contro l’Efes, prendendosi una vittoria piena di significati e mettendo un mostra un Jokubaitis stellare, per la gioia di coach Jasi che può anche gioire per aver vinto il suo personale duello di istrionismi in panchina contro Ataman, ancora espulso e protagonista di alcuni siparietti col pubblico un pò troppo fuori dalle righe.
I catalani sono squadra capace di un applicazione difensiva feroce, per poi scatenare un attacco che è in grado di incenerire qualsiasi retina, che ha una potenza di fuoco che raramente si è vista in Europa e può ribaltare una partita in pochi possessi.
Sulla strada per Berlino chiunque dovrà fare i conti con loro, e nessuno avrà trattamenti di favore.
Per ultimo, un accenno al Bayern, che in due partite casalinghe ha prima battuto il derelitto Zalgiris e poi è stato sconfitto da un AS Monaco con un Mike James davvero regale, che grazie alla cura Obradovic sta tornando ad alti livelli.
Ma la vera, bella notizia è che Paul Zipser è tornato ad allenarsi col gruppo della seconda squadra dei bavaresi, e questo è forse il solo motivo di sorridere in questo momento di forte preoccupazione per la salute di tutti noi.