La sfida degli assenti la vince Milano facendo un passo decisivo per il titolo platonico di campione d’inverno. La Virtus Bologna interrompe al Forum di Assago una serie di cinque vittorie consecutive contro gli storici rivali. Risultato finale 102-99 dopo i tempi supplementari.
PRIMO TEMPO
Orario e giorno anomalo per il recupero tra l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna. La grande classica è contrassegnata dalle tante assenze per entrambe le contendenti. La rivincita della recente finale scudetto sarà presumibilmente determinante per stabilire la squadra campione d’inverno. La lunga lista degli indisponibili porta ai seguenti quintetti: Rodriguez, Grant, Melli, Bentil e Hines per i padroni di casa, Pajola, Teodosic, Weems, Alibegovic e Sampson per gli ospiti. Interessante la scelta di Ettore Messina di schierare Melli, alla duecentesima presenza in maglia Milano in LBA, da ala piccola. La partenza è nettamente di marca Armani Exchange, immediato parziale di 8-0 che costringe Scariolo a fermare la gara. Una sospensione che porta i suoi frutti con la Segafredo che torna a sole tre lunghezze sul 15-12. L’impatto di Belinelli è importante, il suo ingresso è determinante per propiziare il primo vantaggio esterno sul 26-30 in un primo tempo che termina 54-45. Decisivi, per il break, i tre minuti finali.
SECONDO TEMPO
Partenza molle, da un punto di vista difensivo, per Bologna anche al rientro dagli spogliatoi permettendo ai milanesi di toccare il massimo vantaggio sul 60-50. Teodosic è delizioso in questo inizio di ripresa, tutta la classe del serbo viene fuori sia dal punto realizzativo che per le assistenze. Jerian Grant, l’uomo che non ti aspetti, permette un ulteriore allungo interno forzando al time out la Segafredo (69-58). Le due avversarie si affacciano all’ultimo periodo con dieci punti di margine (75-65). Capitan Belinelli, con due “bombe” consecutive, suona la carica per i suoi ma l’impressione, anche per le grosse lacune difensive di Bologna, è che la partita rimanga saldamente in mano a Milano. Teodosic e Belinelli riavvicinano gli ospiti a -6 (89-83) ma il canestro dalla lunga distanza di Bentil sembra chiudere la pratica. L’ex San Antonio Spurs non è però d’accordo e grazie ad una “tripla” clamorosa a pochi secondi dal termine porta la partita all’overtime sfruttando anche due errori dalla lunetta di Grant.
SUPPLEMENTARE
Weems, a secco da una vita, riporta avanti gli ospiti con un canestro pesante (95-98) dando potenzialmente una mazzata psicologica ai padroni di casa. L’Armani Exchange sigla un break di 5-0 che gli permette di rimettere il naso avanti. Testa che non viene più abbandonata e grazie ad alcune iniziative di Hall i milanesi ottengono una sudata ed emozionante vittoria.