La Dinamo Sassari vince la sua seconda Supercoppa della storia sconfiggendo al termine di un’altra partita equilibratissima la Reyer Venezia. Dopo due quarti sostanzialmente dominati è arrivata la rimonta dei veneti guidati da un ottimo Chappell. La partita si è decisa cosi ai supplementari in cui a prevalere sono stati gli uomini di Pozzecco.
PRIMO QUARTO: Il 22 giugno 2019 Venezia conquistava lo scudetto battendo, nella decisiva gara7, la Dinamo Sassari. Esattamente tre mesi dopo il destino mette di nuovo di fronte le due formazioni per determinare la vincitrice della venticinquesima edizione della Supercoppa Italiana. Starting five che presentano da una parte Tonut, Watt, Bramos, De Nicolao e Vidmar e dall’altra Spissu, Evans, Bilan, Vitali e Pierre. Interessante la mossa di coach De Raffaele che presenta contemporaneamente Watt e Vidmar, quasi un inedito. I primi punti punti della gara arrivano dalla lunetta con Tonut ma il vantaggio è breve. Parziale Sassari di 10-0 con un ispiratissimo Pierre e prima sospensione della gara decisa da De Raffaele. Entrano in campo Daye e Chappell ma è ancora Bilan a segnare in contropiede il 14-4. L’approccio di Daye, almeno nelle prime battute, non è quello della partita di ieri. Due falli immediati, di cui uno antisportivo, che incrementano il divario ulteriormente. Possibile svolta della gara al minuto nove del primo periodo: fallo tecnico per “flopping” del figlio di Darren Daye che determina l’espulsione di una delle stelle della gara. Il primo quarto si chiude così sul 22-11 per il Banco.
SECONDO QUARTO: Jerrells sblocca la seconda frazione con un tiro pesante riscrivendo sul +14 (25-11) il massimo vantaggio. Il texano, ex Olimpia, si distingue anche negativamente in questa fase per alcune palle perse che non permettono una ulteriore fuga ai sassaresi. Bilan continua a litigare con il ferro dalla lunetta (0/4) al contrario di Jerrells, un suo incredibile gioco da quattro punti scatena la sua esultanza e l’entusiasmo del pubblico sassarese che lo applaude all’uscita del campo. Il fatturato del numero 55, in dieci minuti di gara, è di 14 punti con il 100% al tiro. Le due squadre vanno all’intervallo lungo sul 41-24. Il 26% al tiro condanna una Umana Reyer troppo brutta per essere vera.
TERZO QUARTO: Primi tre minuti del tempo non esaltanti: l’Umana appare più combattiva ma ancora troppo fallosa al tiro per pensare di rientrare in gara. Sintomatico, in tal senso, un tiro aperto sbagliato non di poco da uno specialista come Bramos. I campioni d’Italia aumentano l’intensità difensiva e grazie anche ad una migliore circolazione di palla e ad un Watt finalmente entrato in partita tornano in corsa. Parziale 16-3 e sul -7 (47-40) gara fermata da Gianmarco Pozzecco. Chappell segna il canestro del 48-53 ma nel momento di maggiore difficoltà prima Gentile e poi Evans permettono ai sardi di chiudere sul 58-48 il tempo.
QUARTO QUARTO: La Reyer esce meglio dai blocchi: in due minuti torna ad un solo possesso di distanza ed addirittura pareggia sul 60-60 quando mancano alla fine cinque minuti, un supplementare. 4-0 Banco di Sardegna per nuovo mini allungo rintuzzato da un gioco da tre punti di Bramos. Botta e risposta di Gentile e Bramos da tre punti per il 67-66. La squadra del presidente Sardara perde palla e viene punita da un “canestrissimo” di Filloy da tre punti che riconsegna la testa ai veneziani dopo il 2-0 iniziale. McLean pareggia quando mancano 30 secondi alla fine fissando sul 69-69 il punteggio che sarà anche quello definitivo.
SUPPLEMENTARE: Dopo due minuti senza nessun canestro è Bramos a sbloccare il punteggio con la sua specialità, la bomba. Le emozioni continuano, Vitali pareggia prima di un gioco da tre punti convertito da Chappell. Le squadre si affacciano agli ultimi due minuti sul punteggio di 77-74 Venezia. Mclean dimostra freddezza in lunetta al contrario di Chappell che sbaglia un libero favorendo la nuova parità a quota 78. Michele Vitali, dopo aver sbagliato le sue prime cinque conclusioni pesanti, segna la seconda consecutiva prima dei due punti di Watt (81-80 Dinamo). Venezia commette fallo: bravissimo Pierre a convertire i due liberi che fissano in maniera definitiva il punteggio sull’83-80. Sassari vince la sua seconda supercoppa della storia.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – UMANA REYER VENEZIA 83-80 (22-11; 41-24; 58-48; 69-69)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 3, McLean 13, Bilan 9, Bucarelli ne, Devecchi ne, Evans 9, Magro 2, Pierre 14, Gentile 6, Vitali 8, Jerrells 19. All.Pozzecco
UMANA REYER VENEZIA: Casarin ne, Stone 3, Bramos 15, Tonut 6, De Nicolao, Filloy 13, Vidmar 11, Chappell 21, Pellegrino ne, Cerella 2, Watt 11. All.De Raffaele
MVP: Curtis Jerrells