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LBA – Una grande Varese non basta. Milano torna alla vittoria

Il derby tra l’Openjobmetis Varese e l’AX Armani Exchange Milano non è solo una partita con 2 punti importanti in palio, ma anche la possibilita’ per i padroni di casa di dare un altra “mazzata” ad una Milano che ultimamente, dopo il mancato accesso ai play off di Eurolega, ha perso certezze e convinzioni; elementi che fino a pochi mesi con Bertans e Gudaitis ne facevano sicuramente un altra squadra.
Pronti? Via! Ed è James e company a volare subito sullo 0 a 6; ma la reazione degli uomini di coach Caja non si fa attendere, con Moore e Avramovic che in transizione riportano subito Varese con il muso avanti.
Milano e’ lenta e svogliata; in attacco spesso la palla ristagna su un lato con poca fluidita’ , con punti messi a referto prodotti da “figli” di iniziative personali come quelle di Nedovic, che grazie anche ad un frutto di un gioco corale, riesce a chiudere il primo quarto con un solo punto di vantaggio: 22 – 23.

Ma e’ nel secondo periodo, dove la difesa dei padroni di casa sale di ritmo ed intensita’ con Cain e gli esterni, che fanno riemergere l’Openjobmetis Varese con il blocco, spesso, della circolazione di palla meneghina costringendo Milano a brutti tiri da dove nasce il primo break della partita in favore dei varesini, con Iannuzzi autentico protagonista del secondo quarto con 6 punti pesanti che fanno volare via Varese sul 32 a 26. Ma anche a difesa schierata che Varese fa male a Milano, con i suoi principi di “Attacco flex” e con una fluidita’ di gioco fatta di passaggi tagli e blocchi in continuita’ che porta dividendi importanti. Il resto lo fanno Moore e Avramovic che con alcune triple da distanza siderali scavano il vero primo break importante con Varese che va all’intervallo lungo sul 45 a 37, tenendo Milano a soli 14 punti nel secondo periodo.

Anche nell l’inizio del terzo quarto l’inerzia e’ tutta dalla parte degli uomini di Caja con il massimo vantagigio toccato sul 45 a 34; ma Pianigiani risponde con un quintetto molto piu’ equilibrato con James in panchina e Brooks in campo. Ed e’ propio l’ex Sassari, Caserta e Cantu’ il vero giocatore “barometro” di questa squadra, elemento a di cui Milano non puo’ fare a meno con minuti giocati addirittura da centro e con aiuti profondi e recuperi veloci sui giochi a due che hanno permesso spesso ai vari Nunnaly, Nedovic e Micov di non soffrire sul perimetro come nei primi due quarti.
Nunnaly’ e’ spaventoso in attacco con un 5/6 da tre che fa rientrare Milano in partita. I meneghini giocano una pallacanestro molto piu’ fluida con un giusto bilaciamento tra palla dentro e tiri perimetrali che le fanno chiudere il terzo periodo avanti sul 69 a 63.
Nell’inizio del quarto periodo il duo Moore – Avramovic tenta anche di ricucire lo strappo riportando i suoi sul 75 a 71, ma e’ la difesa di Varese che non e’ piu’ la stessa concedendo anche mismatch importanti sottocanestro, dove i vari Tarziescwky, Kunzmiskas e Brooks fanno piu’ volte male ai padroni di casa che sull’ennesima tripla concessa a Micov devono alzare bandiera con Milano che negli ultimi minuti controlla la gara con grande sicurezza vincendo il ‘derby’ per 84 a 94.

In questa gara, dai valori tecnici importanti, si e’ vista un ottima Varese anche senza un uomo importante come Archie ed una Milano che con le tre stelle in campo (Nedovic, James e Nunnaly) dovra’ rivedere qualcosa nel suo assetto con giocatori troppo soggetti a giocare senza palla e mai in funzione l’uno dell’altro; con la palla sempre ferma su un quarto di campo che ha facilitato il compito dei Varesini nei primi due quarti. Una cosa e’ certa: Brooks è il giocatore più importante di questa squadra su ambo i lati del campo; giocatore che capisce il gioco come pochi e che da un equilibrio di cui Milano non puo’ fare a meno.