L’EA7 Armani Milano batte il Khimki per 89 a 88 in un’amichevole, si di ‘lusso’, ma anche priva di giocatori di valore, impegnati nelle rispettive Nazionali agli Europei 2017. Un match che ha visto buon equilibrio e buon gioco sul parquet del Paladesio.
L’imbattibilità mantenuta, un buon pubblico malgrado la contemporaneità con la partita dell’Italia e la prima conferenza stampa di coach Pianigiani sono gli elementi più rilevanti della serata di Desio. Il campo ha raccontato di una squadra che, nonostante ancora tantissime assenze (Cinciarini,Abass,Cusin,Bertans,Kalnietis,Gudaitis impegnati agli Europei e gli infortunati Young e Pascolo), è riuscita a fare corsa di testa per praticamente tutti i quaranta minuti (unico vantaggio ospite il 2-5 iniziale) resistendo alla rimonta russa nel finale mostrando almeno per tre quarti un Goudelock (nella foto di Claudio Degaspari) prima punta perfetta di un sistema offensivo che sta cercando equilibrio nella distribuzione dei tiri e nella costruzione delle spaziature.
Le difficoltà in attacco nel momento in cui è salita di intensità la difesa del Khimki, la necessità di costruire un sistema difensivo valido in un contesto con giocatori decisamente più dotati nella metà campo offensiva sono elementi su cui si dovrà lavorare nel quotidiano con un roster indubbiamente lungo ma indispensabile come ha voluto sottolineare l’ex ct della nazionale, “l’anno scorso Milano ha chiuso la stagione con gli uomini contati e forse non ancora tutti si sono accorti dell’impatto devastante della nuova Eurolega che può proiettare ad una dimensione di 80 partite stagionali”.
L’accoglienza per il tecnico toscano è stata positiva così come ha voluto sottolineare Pianigiani stesso: “Ho avuto attestazioni di stima anche prima di questa sera, a Bormio ma anche quando mi sono ritrovato in giro a Milano. Questa è una città e una squadra dove si premia l’etica del lavoro in maniera profonda da sempre, – prosegue coach Pianigiani – concetti che evidenziano la voglia di mettere in questo progetto triennale il massimo impegno e quella determinazione che è incarnata anche nel simbolo della società: il “Fiero Guerriero”. La Supercoppa? Comunque sia anche se giocassimo io e Limardi quando sei Olimpia devi andare con l’idea di vincere”
La “Supercoppa” si avvicina, non vedremo in campo Pianigiani e Limardi ma sicuramente una squadra pronta.